Continua ad essere rovente l’aria che si respira nel PD di Torre Annunziata. Dopo la lettera della mozione Zingaretti e la replica del segretario Antonio Esposito, arriva l’ennesima bordata al gruppo dirigente cittadino.

I rappresentanti della mozione collegata al segretario nazionale dem non ci stanno ad essere definiti “compagni ingenui”, e attaccano a muso duro il segretario cittadino che ricopre tale ruolo solo perché “catapultato lì dal suo capocorrente Pietro Lucibelli”.

Per capire cosa sta accadendo nel partito che guida la città bisogna fare un passo indietro e tornare al 23 luglio. Otto giorni infatti l’area Zingaretti scrive al commissario provinciale Michele Meta, chiedendo un suo intervento per “ristabilire la corretta vita democratica” all’interno del circolo cittadino. “Il Comitato Direttivo è illegittimo – affermano - perché eletto con la stessa platea del Congresso Provinciale il cui esito è stato annullato dalla VII Sezione Civile del Tribunale di Napoli”. Inoltre “nessuna iniziativa è stata organizzata, né per le politiche del 2018, né per le Europee scorse”.

In effetti che il Pd torrese non spicchi per protagonismo politico è evidente e sotto gli occhi di tutti: sono lontani gli anni nei quali si organizzavano momenti di confronto che avevano il merito di approfondire temi, mantenendo vivo il dibattito su argomenti che riguardavano il territorio. “Da quando è stato eletto (nel 2017, ndr) il Comitato Direttivo si è riunito solo 6 o 7 volte” accusano i firmatari dell’appello.

Accuse alle quali Esposito ha replicato attraverso le colonne di “Metropolis” definendo “ingenui” i suoi compagni di partito e scagliandosi contro i firmati dell’appello. “Persone che sono in politica da 40 anni e che con la loro opera di distruzione hanno causato sconfitte e strappi” le parole di Esposito.

A distanza di pochi giorni la mozione Zingaretti (composta da Salvatore Avvisato, Francesco Bisogno, Giuliano Di Sarno, Giuseppe Macera, Luigi Monaco, Agostino Popolo, Raffaele Ricciardi, Giosuè Starita) torna alla carica. “Esposito dimentica che è in politica da 30 anni:  è stato consigliere comunale ed assessore nei Ds e poi candidato sindaco di una coalizione avversa al PD. Inoltre non è mai stato iscritto al Pd dalla sua fondazione al 2017. E' stato paracadutato direttamente sulla comoda poltrona di segretario dal suo capo corrente Pietro Lucibelli, ignaro delle proposte e delle regole del Partito democratico. In questi anni nessuna proposta, nessuna idea, rarissimi interventi ricordati solo per la loro imbarazzante incomprensibilità. Noi chiediamo che il segretario risponda nel merito delle questioni che abbiamo posto”.

Le questioni che i componenti della mozione Zingaretti hanno riassunto in un documento politico che si conclude con una serie di domande inviate ad Antonio Esposito. “Il segretario avrebbe dovuto rispondere a questi quesiti e preoccuparsi della sua inesistente autonomia politica – conclude il documento - piuttosto che della capacità di cui ciascuno di noi dispone di confrontarsi con chiunque abbia idee buone per la città, per il centrosinistra e per il nostro partito.

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