Si sta verificando la versione della vittima. Luigi Guarro ha raccontato di avere subito una rapina nella tarda serata di lunedì ma a Torre Annunziata si teme la ripresa di una faida. È vivo per miracolo Luigi Guarro, 44enne pregiudicato, raggiunto da quattro colpi di pistola mentre era sul suo scooter. L'ultimo arresto della vittima, in un blitz antidroga sull'asse Puglia-Torre Annunziata. Secondo gli inquirenti la sua famiglia è ritenuta vicino al clan Gionta, questa la traccia che stanno seguendo i carabinieri chiamati in ospedale per ascoltare il racconto dell'uomo ferito.

Guarro è stato raggiunto da quattro colpi di pistola alla nuca, al torace, al gomito e al ginocchio. Una dinamica che segue il copione di un agguato programmato. Quasi un'esecuzione, non portata a termine dai killer e che poco combacia con la prima versione fornita dal 44enne. "Sono vittima di una rapina" ha detto agli inquirenti.

 Dopo le prime cure, il 44enne è stato trasferito all'Ospedale del Mare di Napoli per essere sottoposto ad un intervento chirurgico. Ma già prima della sparatoria di due giorni fa il clima in città era teso. La settimana scorsa, in pieno giorno, al rione Penniniello c'era stata una "stesa" contro l'abitazione di un rampollo legato al clan Gallo-Cavalieri. Ora gli investigatori sono al lavoro per capire se i due episodi possano essere collegati.

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