Ha ridotto in fin di vita un uomo per gelosia.

Gli agenti del commissariato di Polizia di Torre Annunziata hanno arrestato un cittadino ucraino di 42 anni, resosi responsabile di una violenta aggressione ai danni di un rumeno in via Gasometro venerdì 14 settembre.

Si tratta di Oleksandr Voloshyn, 42enne senza fissa dimora e già noto alle forze dell’Ordine: è ritenuto responsabile di tentato omicidio aggravato ai danni di un altro cittadino di nazionalità rumena, di nome Ilie Nicolae Juravle.

Il fatto. Nella mattina di sabato 15 settembre gli agenti arrivano in via Gasometro, a ridosso della zona portuale oplontina, trovando una persona riversa a terra con vistose ferite alla testa, attribuibili ad un’aggressione. Immediato l’arrivo dei soccorsi che hanno provveduto a trasportare l’uomo presso il vicino ospedale di Boscotrecase per le cure del caso. Sarebbe stata la stessa vittima, dell’aggressione a indicare, durante il trasporto in ospedale, le generalità dell’aggressore.

Juravle, la vittima, anch’egli senza fissa dimora, si trovava in una capanna ricavata in alcuni terreni incolti sull’arenile della Salera, in compagnia di una donna straniera, risultata poi essere la compagna di Voloshyn, l’aggressore. Scoperto il tradimento, l’uomo a dapprima iniziato ad inveire nei confronti di entrambi, salvo poi brandire un tubo di ferro usato per colpire il rumeno ripetutamente e con violenza inaudita alla testa e al corpo, tali da fargli perdere coscienza. A porre fine alla violenza sarebbe stato il cittadino di origini marocchine: con il suo intervento ha interrotto l’aggressione e messo in fuga l’uomo. Successivamente interrogato, l’uomo ha confermato l’identità dell’aggressore alle forze di polizia alle quali ha chiesto aiuto.

Immediati i rilievi per cercare di ricostruire la dinamica dell’accaduto: sulla spiaggia della Salera è stato ritrovato un tubo di ferro di circa 120 cm, ancora sporco di sangue.

Le condizioni del ferito. Juravle è stato sottoposto ad intervento chirurgico per la suturazione delle ferite alla testa e alla ricostruzione del cuoio capelluto devastato dall’aggressione subìta. La tac effettuata dai sanitari del presidio ospedaliero di Boscotrecase ha evidenziato la “frattura composta del tavolato cranico in regione parietale sinistra”. La prognosi resta riservata: sarà tenuto sotto osservazione fino a quando non sarà dichiarato fuori pericolo di vita.

L’arresto. Dopo un primo identikit fornito dallo stesso rumeno e dopo aver indicato alla polizia dove si trovava Voloshyn, comparandolo con la descrizione fornita dal marocchino che ha interrotto l’aggressione, gli agenti sono andati sul luogo indicatogli, nei pressi del Lido Santa Lucia. Dopo una rapida ricerca, è stato trovato in evidente stato di ebbrezza. Tentata la fuga, è stato prontamente bloccato dagli agenti di polizia.

Dopo le formalità di rito, Voloshyn è stato trasferito presso il carcere di Poggioreale.

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