Torre Annunziata. Scavalcano la recinzione dello stabilimento farmaceutico “Novartis” - in via Provinciale Schiti - per rubare due barre di rame da 40 chili e una grata in ferro-acciaio: incastrata dalle immagini della videosorveglianza, coppia rom finisce in manette e manda militari all’ospedale, ferendoli con delle chiavi inglesi. E’ accaduto a Torre Annunziata. Sono circa le dieci di sera, quando un vigilantes in servizio all’esterno dello stabilimento al confine con Castellammare di Stabia allarma il 112.

Giunti sul posto, i carabinieri della Stazione torrese – agli ordini del luogotenente Egidio Valcaccia ed in collaborazione con gli agenti del Commissariato di polizia oplontino, diretti dal primo dirigente Vincenzo Gioia – arrestano in flagranza Ionus Zhaaria (25 anni) e Sumanaru Ovidiu (27), entrambi nati in Romania, senza fissa dimora e già noti alle forze dell’ordine. Un terzo complice, individuato all’interno dello stabilimento, riesce a sfuggire alla cattura, dileguandosi in direzione del vicino fiume Sarno tra la fitta vegetazione.

I DETTAGLI. I due rom, oltrepassando un muro in cemento e una rete metallica adiacente ai binari della locale stazione FS, sono stati bloccati dopo aver asportato la refurtiva da una cabina elettrica presente nel settore “B” dello stabilimento “Novartis” di Torre Annunziata, tra i leader mondiali in termini di produzione farmaceutica (a Rovigliano, 450 dipendenti hanno contribuito nel 2015 all’immissione sul mercato di compresse e granulati per 101 milioni di confezioni, ndr).

Le forze dell’ordine hanno intimato l’alt alla coppia di ladri: inutile il loro tentativo. A quel punto, i rom hanno risposto ingaggiando con loro una violenta colluttazione. Prima di essere immobilizzati da due agenti, infatti, Zhaaria e Ovidiu hanno estratto dalla loro borsa gli arnesi da scasso. Tra questi anche diciassette chiavi inglesi, poi sequestrate. Con due chiavi hanno ferito i carabinieri, successivamente medicati all’Ospedale “S. Anna” di Boscotrecase e giudicati guaribili in 6 giorni.

Rinvenuti in possesso della coppia anche due cacciaviti. E ancora: una tenaglia; una pinza a “pappagallo”; un seghetto; due taglierini con lame di ricambio. Recuperate le barre in rame e la grata, tutto il contenuto della borsa è stato sequestrato. Fuggito il terzo complice, i due rom sono invece finiti in manette per furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. 

Nella foto (archivio), l'esterno dello stabilimento con sede in via Schiti

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