Un po’ di respiro, almeno fino a Ferragosto, per poi iniziare il conto alla rovescia. Giorni di fermento a Torre Annunziata. Un periodo dedicato solitamente alle vacanze. Ma non questa volta, almeno sul fronte politico.

Il sindaco Vincenzo Ascione deve risolvere un importante snodo fondamentale per proseguire alla guida dell’amministrazione: il bilancio. Senza l’ok del consiglio comunale si interromperà definitivamente la sua esperienza da primo cittadino. L’ultima soglia utile per andare al voto subito (il 27 luglio) è trascorsa da tempo. Nel caso in cui il primo cittadino rassegni le dimissioni, inevitabile l’arrivo di un commissario prefettizio che traghetti Torre Annunziata fino alla prossima tornata elettorale.

A ingarbugliare ancor di più la situazione sono i numeri dei consiglieri rimasti fedeli al sindaco. Il Pd ha definitivamente chiuso la porta con il diktat espresso qualche giorno fa da Persico. Il commissario del circolo cittadino ha annunciato il “no” al bilancio del gruppo consiliare. Resta da vedere in quanti obbediranno ai dettami imposti da Napoli. Di certo è che si tratta di un ennesimo segnale di sfiducia nei confronti di Vincenzo Ascione, che ormai vede la sua poltrona vacillare ogni giorno di più.

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La linea del Pd