Quindici voti a favore, una scheda bianca e 9 assenti. Con questo risultato è stato eletto presidente del consiglio di Torre Annunziata, alla terza votazione, Antonio Gagliardi. Verdetto raggiunto dopo oltre due ore di bufera nella pubblica assise, dove non sono mancati i toni alti tra il gruppo di Alfieri e quello Dem.

La mattinata non è iniziata nel migliore dei modi. Ad aprire la seduta l’ormai ex capo dell’assemblea, Raffaele Di Donna, che ha annunciato di aver protocollato le proprie dimissioni. Una mossa che ha gettato nel panico i consiglieri del Partito Democratico. Infatti, la rinuncia volontaria all’incarico della massima carica del consiglio o anche del sindaco, stando a statuto e regolamento, per divenire effettiva, prevede un tempo di 20 giorni. Impossibile quindi la revoca se non con la ricerca di escamotage per superare l’impasse.

Una prima discussione, poi la richiesta di sospensione di 15 minuti, divenuti 50. Il rientro in aula ed una possibile soluzione: votare la mozione di sfiducia contro Di Donna solo per motivi politici. Detto fatto. L’emendamento che ha modificato l’atto, l’abbandono dell’aula da parte dell’opposizione e le tre votazioni: la prima con 15 schede bianche ed un solo voto utile. La seconda votazione con 13 schede bianche. Quindi l’ultima con l’elezione del nuovo presidente, Antonio Gagliardi.

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