Una guerra che ha tenuto Torre Annunziata sotto assedio. Il clan GIonta e il Quarto Sistema erano allo scontro totale. Non solo per la spartizione delle piazze di spaccio, ma anche per la riscossione del pizzo.

Secondo quanto è emerso nell’ordinanza firmata dal gip De Angelis lo scorso 30 novembre, la situazione è diventata a dir poco ingestibile all’indomani dell’attentato al’Ad Cars.

Per gli inquirenti il Quarto Sistema aveva intaccato l’interesse dei valentini andando a chiedere il pizzo anche a attività non di loro competenza.
A riferirlo sono Alfredo Della Grotta, uno dei sodali del clan e Immacolata Salvatore, moglie di Pasquale e fratello del boss Valentino Gionta, intercettati il 26 giugno del 2020, a pochi giorni dall’attentato.

Il primo lamentava la mancata riscossione di denaro (non me li dai?!). Così lo stesso Della Grotta voleva organizzare altri attentati, vantandosi addirittura del possesso di un arsenale di bombe. “Le teniamo anche noi. Perché questo è un bravo ragazzo e lo stanno facendo chiudere dentro (riferito all’imprenditore). L’imbasciata me la deve portare (soldi derivanti dalle estorsioni ndr), perché tenevo la certezza che non denunciava. Sappiamo dove sono andati e anche dove non sono andati”.

Sondaggio


Risultati


						

Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"

vai alle foto