Torre Annunziata, Gionta. In carcere Raia, figlio di “’o zumbariello”.
Tentata estorsione in un alimentari prima di Pasqua. Le frasi dopo il “rifiuto”
18-05-2016 | di Salvatore Piro
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Torre Annunziata. E’ entrato in compagnia di un complice tuttora irreperibile, 5 giorni prima di Pasqua a mezzogiorno, all’interno di un negozio di generi alimentari del centro città. Raffaele Raia (36, nella foto al link in basso) alias “’o zumbariello”, figlio dell’ergastolano del clan Gionta Amedeo (condannato in via definitiva per l’omicidio di Ettore Merlino, l’affiliato agli Ascione di Ercolano fatto fuori nell’agguato di camorra del 2007 in via Nazionale), chiedeva un generico “regalo per i carcerati di Palazzo Fienga” (vedi link correlato, ndr).
“Il tipico modus operandi degli esattori del clan Gionta, residenti nella loro roccaforte” – secondo il pm della Dda di Napoli, Claudio Siragusa, che ha firmato il decreto di fermo col quale Raia è finito oggi in carcere. Il figlio di “’o zumbariello” (il nome di “battaglia” è infatti anche quello di suo padre) è accusato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. E’ stata la sua vittima, già in passato taglieggiata da esponenti della camorra oplontina, a denunciare tutto agli inquirenti. Assistito dall’avvocato Giuseppe De Luca, Raffaele Raia comparirà domani dinanzi al giudice per l’interrogatorio di convalida del fermo.
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IL RETROSCENA. A chiedere il “regalo per i carcerati”, lo scorso 22 marzo, non fu però “’o zumbariello”. Almeno secondo la ricostruzione degli inquirenti, ora sulle tracce del complice di Raia (pare più snello e giovane). La coppia – per le indagini - si presentò in pieno giorno all’interno del negozio, chiedendo alla compagna dell’imprenditore di poter parlare col titolare “in un posto defilato rispetto all’ingresso”, così da non destare sospetti tra i clienti che affollavano le casse dell’alimentari.
“NON PREOCCUPARTI”. Alla richiesta della “attenzione” sotto Pasqua, da destinare agli amici di “Palazzo”, la vittima rifiutò il “regalo”. “Non preoccuparti” avrebbe infine detto Raia al commerciante, prima di zittire il complice. La coppia, ricevuto il rifiuto, si sarebbe dileguata a piedi tra le vie del centro.
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