Torre Annunziata. Nessun pericolo di fuga ma Amedeo Raia, il presunto esattore del clan Gionta, resta in carcere a Poggioreale. E’ la decisione emessa oggi dal gip, al termine dell’interrogatorio di convalida del fermo di “’o zumbariello”, figlio del ras ergastolano Amedeo (vedi link correlati, ndr). Raia è accusato di tentata estorsione aggravata ai danni del titolare di una panetteria del centro città. Il 36enne ha risposto alle domande del giudice, respingendo con forza le accuse. “Non sono stato io a chiedere il pizzo” – ha detto agli inquirenti, secondo i quali invece i soldi sarebbero serviti da "regalo di Pasqua per i carcerati" di Palazzo Fienga.

Il pm della Dda di Napoli, Claudio Siragusa, lo scorso 12 maggio aveva disposto il fermo di Raia, ritenendone “concreto il pericolo di fuga”. “’O zumbariello” avrebbe inoltre potuto “contare sui covi e sugli altri appoggi logistici certamente nella disponibilità del clan Gionta, di cui il padre fa parte” – si legge ancora nel decreto. Circostanza contestata dagli avvocati di Raia, i legali Giuseppe De Luca ed Elio D’Aquino, che hanno visto accolta l’eccezione relativa alla sussistenza del pericolo di fuga del 36enne.

Ma “’o zumbariello” resta comunque in cella, in attesa che sia ora il gip di Napoli ad emettere a stretto giro un’ordinanza di custodia cautelare. Tutti gli atti sono già stati trasmessi – per competenza Antimafia – alla Procura della Repubblica partenopea.  

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