Torre Annunziata, Gionta. Raia "zumbariello" resta in cella
La conferma dal Riesame. Gli avvocati: "Non è l'esattore del clan"
24-06-2016 | di Salvatore Piro

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Torre Annunziata. Resta in cella a Poggioreale Raffaele Raia (in foto, alias ‘o zumbariello), il presunto esattore del clan Gionta figlio del boss ergastolano Amedeo. Sono stati i giudici del Tribunale del Riesame a confermare l’ordinanza di custodia in carcere emessa a carico del 36enne, accusato dalla Dda di Napoli di tentata estorsione aggravata dalla modalità mafiosa.
L’episodio sarebbe avvenuto lo scorso 22 marzo, cinque giorni prima di Pasqua, ai danni del titolare di una panetteria in centro a Torre Annunziata. ’O zumbariello – secondo l’accusa – quel giorno in compagnia di un complice pretese “un regalo per i carcerati” di Palazzo Fienga, l’ex fortino di camorra dei “Valentini”. A denunciare tutto agli inquirenti fu la stessa vittima. L’imprenditore raccontò inoltre di essere già stato costretto, venti anni prima, a pagare assieme al padre circa 300mila lire. Ma a taglieggiare entrambi, in quel caso, furono esponenti del clan Gallo.
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La difesa di Raia – assistito dai legali Elio D’Aquino e Giuseppe De Luca – ha richiesto ai giudici un incidente probatorio. Secondo gli avvocati la vittima avrebbe infatti “sbagliato persona”, limitandosi ad un mero riconoscimento fotografico del presunto esattore dei Gionta.
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