TORRE ANNUNZIATA. Sconto di pena in appello per Giuseppe Monaco, 38 anni, detenuto per droga dal 2008, dopo il blitz anti-camorra Alta Marea, e fratello di Salvatore, Agostino e Luigi, alias i "tittoni" di Torre Annunziata, famiglia storicamente alleata al clan Gionta.

I giudici della V sezione della Corte d'Appello di Napoli hanno riconosciuto il "vincolo della continuazione tra reati", commessi da Giuseppe Monaco e oggetto di ben 3 condanne già definitive. Il 38 enne dei "tittoni", infatti, sta scontando in carcera una pena a 20 anni.

Il 5 marzo 2015, l'ultima irrevocabile condanna: 10 anni e 8 mesi di reclusione per associazione camorristica finalizzata allo spaccio di droga (cocaina), nella "piazza" in via Bertone gestita dal clan Gionta. L'istanza, volta a far riconoscere ai giudici la "continuazione tra i reati commessi", è stata presentata dall'avvocato Ciro Ottobre, difensore di Monaco.

Il 38enne ha dunque ottenuto uno sconto di 3 anni e 4 mesi. Così, Giuseppe Monaco potrebbe a breve uscire di galera. Lo scorso 12 novembre, il fratello di Giuseppe Monaco, Agostino, il più giovane dei "tittoni", difeso sempre dal penalista Ciro Ottobre, ottenne invece uno "sconto" di 4 anni. 

Nel 2013, anche Agostino Monaco venne condannato a 10 anni e 8 mesi per associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Una mazzata giunta al termine del maxi-processo Alta Marea, il blitz dei carabinieri che nel 2008 smantellò il clan Gionta con 88 arresti per associazione di stampo mafioso, omicidio e traffico di droga. La retata portò al sequestro da 80 milioni di euro di 63 appartamenti, 8 terreni, 65 auto, 68 moto, 6 autocarri ed 11 società operanti nel settore delle costruzioni, dell'autotrasporto internazionale, dell'abbigliamento sportivo e del commercio all'ingrosso di prodotti ittici.

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