Riaprirà ufficialmente lunedì prossimo, 14 dicembre, il nuovo Ufficio del Giudice di Pace circondariale in via Margherita di Savoia. La notizia tanto attesa dagli avvocati di Torre Annunziata, Gragnano, Pompei, Torre del Greco e Castellammare di Stabia (i Comuni delle ex sezioni distaccate, inglobate dopo l’ultima riforma amministrativa nell’ex plesso dei Salesiani) è giunta al termine del decisivo vertice svoltosi al Palazzo di Giustizia tra la Coordinatrice dell’Ufficio, Celeste Giliberti, il Presidente del Tribunale di Torre Annunziata, Oscar Bobbio, e il Presidente del locale Ordine forense Gennaro Torrese. Proprio Torrese, al termine dell’incontro, ha espresso “l’enorme soddisfazione dell’Avvocatura per un risultato fondamentale per l’amministrazione giudiziaria”.

Obiettivo raggiunto a fatica dopo un “trasloco-lumaca”, dalla sede fatiscente dell’ex palestra del Liceo in via Vittorio Veneto, partito il 3 novembre scorso e appaltato dal Comune di Torre Annunziata a una ditta di trasporti del napoletano (la “Campania Traslochi”, ndr) per una cifra vicina ai 12mila euro. Nel frattempo, tra sentenze accatastate nei bagni, e iscrizioni a ruolo rinviate fino al 2018, tre decreti di sospensione hanno paralizzato il settore civile, con lo stop ancora in corso a tutte le cause e fino al prossimo 11 dicembre.

"TAGLIO NASTRO" RINVIATO. Lunedì 14 dicembre il lavoro di giudici e avvocati ripartirà regolarmente, ma senza alcuna cerimonia ufficiale. Il classico “taglio del nastro” è stato infatti rinviato al mese di gennaio, con una cerimonia pubblica alla presenza delle Istituzioni della città di Torre Annunziata.

LA SITUAZIONE ATTUALE. Pc e internet funzionanti. A mancare al Giudice di Pace in via Margherita di Savoia è adesso la linea telefonica per i dipendenti e l’ascensore di servizio interno all’edificio. Il “caos” non pare dunque del tutto superato, soprattutto al settore penale, dov’è sempre in corso lo sciopero dei vice procuratori onorari. Molti dipendenti protestano ancora: “Riapertura ufficiale? Crediamo sia presto. I telefoni non funzionano e le infiltrazioni alle pareti restano tutte. Speriamo in un vero miracolo entro lunedì, ma restiamo tutti davvero scettici”.       

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