Arriva oggi e al ‘fotofinish’, solo nell’ultimo giorno utile, l’ok della Giunta di Torre Annunziata alla proposta di bilancio di previsione 2015, da votare poi ad agosto in Consiglio comunale. Un ritardo che con ogni probabilità costerà a Palazzo Criscuolo una diffida della Prefettura, che chiederà al Comune di approvare il bilancio in fretta e furia, entro 30 giorni, nonostante l’estate e le ferie. E’ proprio sugli strettissimi tempi di discussione delle tariffe IMU, TASI e TARI che stamattina alcuni consiglieri (animati soprattutto gli interventi di Marcello Vitiello – Nuovo Centro – e Domenico Roviello – MPC) hanno lamentato “l’impossibilità di confronto e di dialogo” in relazione a scelte strategiche per le 'tasche' dei cittadini.

LE CIFRE. Aliquote e tariffe restano sostanzialmente invariate. L’unica novità riguarda la Tassa sui Servizi Indivisibili (TASI): rispetto al 2014, la proposta di bilancio cancella la detrazione d’imposta di 50 euro. Dalla tassa il Comune di Torre Annunziata ricaverà 2 milioni di euro. Altri 8 milioni e mezzo entreranno dal gettito TARI e circa 4 milioni, infine, dall’IMU (per la quale si è soppresso il criterio di pagamento per i garage in relazione alla distanza superiore ai 500 metri dall'abitazione principale).

"Il tutto - spiega l’assessore oplontino al ramo Carlo Iavarone - per devolvere 500 mila euro alle Politiche Sociali. Il nostro è un bilancio per gli ultimi, studiato per assistere a domicilio anziani e disabili”. La proposta approvata oggi a via Schiti prevede inoltre 100mila euro di fondi per i buoni libro a scuola, a fronte di tagli dei trasferimenti statali, pari a circa 1,7 milioni, ed alle minori entrate relative all’addizionale IRPEF (nel 2014 il Comune ha incassato 2,2 milioni di euro rispetto ai 2,9 previsti, ndr).

Interessante anche la posta in bilancio per la sentita festa in città del 22 ottobre: il Comune prevede infatti una spesa minima di 28mila euro. “Rifarei la stessa scelta in eterno – continua l’assessore Iavarone - . Meglio spendere soldi per chi è malato di Sla”.

Tra tasse, fitti attivi ed extra, il bilancio di previsione 2015 chiuderà con entrate vicine ai 50 milioni di euro totali. Dal 1 settembre andranno giù per il Comune le spese di giustizia. Sarà direttamente il Ministero ad occuparsi della pulizia e della manutenzione ordinaria in Tribunale.

IL COMMENTO DI STARITA. “A Torre e nel Sud i parametri di reddito sono gli stessi della Grecia – la parole oggi del sindaco oplontino Giosuè Starita - . Ma noi stiamo voltando pagina, con più di 50 milioni di euro di appalti in corso e centinaia di partite IVA aperte negli ultimi mesi”. Per il primo cittadino un ‘neo’ deriva dall’aumento di spesa, di circa 500mila euro, per l’assistenza ‘socio-sanitaria’ a carico delle casse di Palazzo Criscuolo: “Abbiamo fatto ricorso al Tar contro la scelta dello Stato. Aderiamo così in toto all’iniziativa già presa da altri Comuni italiani”.     

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