La ripartenza della movida ha fatto tanto discutere negli ultimi giorni. Soprattutto gli assembramenti di tanti giovani hanno portato a varie polemiche, che hanno visto anche una guerra di ordinanze tra il governatore della Campanai Vincenzo De Luca e il sindaco di Napoli Luigi De Magistris.

IL CASO. Il 2 giugno è stato invece contraddistinto dall’aperitivo che si è tenuto al Key Beach Park a Pozzuoli. Quello che doveva essere un pomeriggio tranquillo si è all’improvviso trasformato in una vero e proprio evento con musica e djset. Dopo i post sui social e le varie telefonate, sul posto sono giunti i vigili urbani, che hanno fatto spegnere la musica, chiudendo lo stabilimento per 5 giorni.

LA SITUAZIONE A TORRE ANNUNZIATA. Ancora chiusi i luoghi della movida estiva di Torre Annunziata. Ma gli organizzatori degli eventi sono pronti a ripartire. A cominciare da Salvatore Ilardi, della Yes I Know, da anni  impegnato nel mondo della notte oplontina e non solo. L’anno scorso ha dato vita all’Azzurro Beach Club. “Sono il primo ad appoggiare la scelta di non riaprire le discoteche- ha affermato- E’ una scelta ponderata quella del premier Conte e del presidente De Luca. Ci aspettiamo che qualcosa cambi quando la curva del contagio sarà praticamente pari a zero”. L’idea di un beach bar è nella testa di Ilardi e del suo entourage. “Chiediamo di ripartire in questo modo con responsabilità e coscienza. Con tale tipologia avremo la possibilità di rimettere in pista vari addetti ai lavori che sono fermi da febbraio. Ovviamente speriamo, che venga cambiata l’ordinanza di chiusura entro l’1 che è a mio avviso troppo limitante. Ma siamo fiduciosi”.

Dello stesso avviso è anche Salvatore Autieri, di Noi di Notte, che nella scorsa estate era impegnato al Nettuno Lounge Beach. “Credo che a Pozzuoli la situazione sia sfuggita un po’ di mano. La gente dovrebbe ricordarsi, che la salute viene prima di ogni cosa”. In attesa di direttive governative, si sta comunque pensando a qualche serata alternativa. “Assieme alla direzione del Nettuno stiamo pensando a una sorta di chalet sulla spiaggia con ovviamente posti limitati e distanziamento sociale. Finito il numero consentito nessuno più potrà parteciparvi”. “Sarà anche un modo per togliere tante giovani dalle strade –ha concluso Autieri- Speriamo che la situazione possa sbloccarsi dopo il 15 giugno, ma non possiamo ancora sbilanciarci”.

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