Giorni difficili per Torre Annunziata. I contagi si avvicinano in modo preoccupante a quota mille. Non si ferma il virus e le decisioni prese dal sindaco Ascione dividono la città.

"I commercianti pagano il prezzo più alto. Rischiano di fallire in tanti, così non va bene". La Confcommercio chiede di rivedere la scelta di chiudere i negozi alle 18. Una ricetta per fermare l'epidemia che non convince chi è già in difficoltà per la crisi innescata dal Covid. Ascione segue Castellammare con la misura che mira a determinare un coprifuoco anticipato con lo stop della maggior parte delle attività commerciali alle 18. Ma per il presidente dell'associazione di categoria, Giuseppe Manto, si tratta di una ricetta sbagliata. Con una lettera i commercianti chiedono al sindaco di rivedere l'ordinanza, che prevede anche la chiusura delle scuole e sulle strade della movida, e punta l'indice su altri luoghi considerati a rischio.

Scrive Manto: "In strada si possono vedere tante persone. Fuori agli uffici postali e ai Caf ci sono file interminabili, per non parlare di ciò che avviene su treni e pullman. Questo sicuramente rappresenta la vera fonte di contagi, per non parlare dell'assenza di controlli".

Una mappa del rischio differente da quella identificata dall'Amministrazione con le sue misure anti Covid: "Non possono pagare sempre i commercianti per l'irresponsabilità della gente. I negozi non sono luoghi di assembramento e in tanti, continuando così, sono destinati a chiudere". 

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