Le meraviglie del Museo dell'Identità di Torre Annunziata per la prima volta nella Villa di Poppea. Dal cratere neoattico al bambino con l'oca, i reperti archeologici ritornano nell'originario luogo di ritrovamento.

Completato il trasferimento da Palazzo Criscuolo agli Scavi di Oplonti. Si arrichisce ulteriormente il percorso di visita del sito archeologico oplontino. Con l'esposizione delle statue e dei reperti conservati all'interno dei depositi, la Villa di Poppea diventa la punta di diamante di Torre Annunziata. 

Sul trasferimento delle opere si è espressa anche la Commissione Prefettizia, che ha disposto la chiusura del Museo dell'Identità con l'obiettivo di riportare gli uffici comunali a Palazzo Criscuolo. "I reperti, come avevamo anticipato, non hanno lasciato Torre Annunziata. Siamo certi che all'interno della Villa di Poppea saranno maggiormente valorizzati. Il Museo dell'Identità gravava sul bilanco del Comune, motivo per cui ne è stato disposto lo smantellamento. Inoltre, non ci risultano grandi flussi di visitatori negli ultimi anni".

A dichiararlo è il Commissario Prefettizio Enrico Caterino nel corso della conferenza stampa in Aula Consiliare. "Queste sono opere di inestimabile valore che meritano di essere preservate e conservate in luoghi adatti. Il progetto di valorizzazione delle meraviglie di Oplontis prevede anche un protocollo di intesa con lo Spolettificio. All'interno della struttura intendiamo allestire un museo ad hoc che valorizzi ulteriormente le meraviglie storiche di Torre Annunziata". 

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