“Vorrei incontrarli e cercare per quanto possibile di comprendere le loro sofferenze e iniziare un percorso con loro. Dei piccoli passi che possono essere loro d’aiuto ad andare avantie superare questo momento terribile”.
Carmela Sermino, un vedova ancora non riconosciuta come vedova di camorra, ma che da anni si batte per suo marito e per trovare i nomi dei colpevoli che gli hanno ammazzato il suo compagno di vita. Ma queste parole sono riservate alla famiglia Cerrato, che da ormai 10 giorni non si danno pace per la scomparsa del loro padre, del loro marito. A differenza loro, Carmela però non ha ancora inchiodato alle loro responsabilità chi ha ucciso suo marito. Un vero e proprio “caso Veropalumbo” destinato a durare ancora nel tempo.
“Purtroppo le indagini sono state archiviate, nonostante si sia ritrovata una pistola, nonostante siano stati fatti nuovi rilievi balistici, nonostante ci siano tre nomi saltati fuori con le nuove indagini. Tante volte mi sento sola in questa battaglia – ecco allora l’appello di Carmela per la famiglia Cerrato – ma proprio per questo far sentire la vicinanza alla famiglia e parlare di questo dolore, può essere determinante per andare avanti. Ai cittadini di Torre Annunziata dico che bisogna sempre andare avanti, rispettando le regole. Se ci si rispetta, non solo gli altri ma anche il mondo che ci circonda, potremo ritornare a vivere serenamente”.
“Vorrei incontrarli e cercare per quanto possibile di comprendere le loro sofferenze e iniziare un percorso con loro. Dei piccoli passi che possono essere loro d’aiuto ad andare avantie superare questo momento terribile”.
Carmela Sermino, un vedova ancora non riconosciuta come v...
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