Torre Annunziata. Il comitato Gente del Sarno contro amministrazione Cimmino: “Scellerati”
E’ polemica con il comune di Castellammare: “Alla riqualificazione del fiume si preferisce il cemento armato”
08-11-2018 | di Marco De Rosa
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“Invece di restituire dignità al Sarno, si pensa ancora a trattenere la forza della natura con il cemento armato. L’amministrazione comunale di Torre Annunziata e la Regione non facciano scaricabarile, i cittadini sono stanchi delle loro incapacità”.
Il Comitato Gente del Sarno scende in campo nella lotta contro i lavori di adeguamento del canale Bottaro a seconda foce del fiume Sarno, con una nota firmata da 30 fra cittadini e membri dell’associazione, tra i quali spicca la senatrice Virginia La Mura. Un documento con cui ci si oppone con forza all’ipotesi di una seconda bomba ecologia a Rovigliano.
“Il sindaco Ascione si è dimostrato ingenuo e incapace. E ora continua a confondere i cittadini nascondendo la verità”, hanno riferito quelli del comitato che poi si scagliano contro l’amministrazione comunale di Castellammare di Stabia: “La scelta di autorizzare la variante al piano regolatore per l’accelerazione dei lavori è scellerata e senza rispetto per i comuni limitrofi, che da anni battagliano contro una seconda foce del fiume”.
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Inutili gli sforzi fatti ad aprile quando fu istituito un consiglio comunale monotematico da cui scaturì un documento approvato all’unanimità con l’obiettivo di coinvolgere enti locali e regionali e trovare soluzioni alternative alla seconda foce. “Tutto reso vano – hanno continuato quelli del comitato Gente del Sarno - da sindaci che nel corso degli anni hanno permesso uno sviluppo irregolare del territorio e ora piuttosto che optare per misure definitive che restituiscano corridoi di espansione al fiume Sarno, si pensa ancora a trattenere la forza della natura con il cemento armato. Chiediamo una vera riqualificazione del bacino idrografico che dia centralità alle comunità del parco fluviale, alla manutenzione ordinaria e non solo straordinaria del nostro territorio, nella prospettiva di uno sviluppo economico sostenibile. Basta con le scelte di convenienza elettorale. Noi ci opporremo con forza alla seconda foce”.
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