“Non omologheremo il campo da gioco per la Serie B per una ragione molto semplice: ad oggi non abbiamo una squadra di Serie B. Le casse comunali sono in rosso e un intervento del genere comporta dei costi amministrativi. Le priorità di Torre Annunziata sono altre al momento, soprattutto le scuole. Stiamo lavorando per consegnare lo stadio alla comunità e, salvo imprevisti, sarà pronto per il prossimo campionato. La struttura sarà adeguata ai parametri richiesti per la Serie C, poi in futuro si vedrà cosa fare in base ai progressi della squadra”.

A dichiararlo è l’Ingegnere Valentino Ferrara, capo dell’Ufficio Tecnico del Comune di Torre Annunziata all’indomani del comunicato diffuso dalla Casa Reale Holding Spa. “Comprendo le loro preoccupazioni, ma spesso si dimentica che lo stadio non è mai stato agibile e che gli eventi si svolgevano tramite ordinanze sindacali. Sono tanti gli interventi da effettuare e stiamo facendo del nostro meglio per velocizzare i tempi. La ditta è disposta ad aprire più cantieri per terminare il prima possibile”.

Dagli uffici comunali di via Provinciali Schiti arriva una decisa smentita sullo stadio Giraud. Il progetto non è fermo al palo e, al contrario, è in stato di avanzamento. Le lungaggini burocratiche sono dovute alle numerose criticità legate alla gestione passata e mai risolte.  “Il Savoia è fondamentale per la città, ma non ho avvertito la stessa preoccupazione per le scuole, eppure cadono a pezzi – continua l’ingegnere Ferrara -  Miracoli non ne facciamo, ma non stiamo neanche con le mani in mano. Il futuro sindaco taglierà il nastro e la squadra potrà giocare in casa a breve. Il finanziamento che abbiamo ottenuto con il Pnrr è di poco più di due milioni di euro, una cifra che seppur cospicua limita gli interventi”.

Prima dell’insediamento della Commissione Straordinaria lo stadio Giraud costava 500mila euro all’anno. Una cifra notevole che gravava, e non poco, sulle casse del comune. L’ingegnere Ferrara sottolinea l’impegno della triade e dei dirigenti nel risollevare le sorti della città, nonostante i continui ostacoli. “Adesso lo stadio costerà molto meno e sarà a norma. L’agibilità non riguarda soltanto la struttura, sono tanti gli elementi che entrano in gioco. Ad esempio il sistema antincendio, l’illuminazione di emergenza e il soccorso sanitario. Siamo aperti al confronto e disposti a dialogare con la società, evitiamo però strumentalizzazioni politiche”.

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