Illuminazioni vietate ai negozi e dimissioni del presidente di Confcommerico. Mattinata di polemiche a Torre Annunziata. I commercianti avevano installato le luminarie, ma è arrivato il divieto da parte del Suap perché non ci sarebbe stata la presentazione individuale della richiesta da far pervenire al Comune. Così carabinieri e polizia municipale hanno fermato la ditta, che era stata chiamata dagli esercenti.

Una situazione che ha creato non poco imbarazzo, vista la voglia di dare un po’ di luce a una città che non avrà le luminarie, così come già avvenuto lo scorso 22 ottobre per la festa patronale, a causa delle casse comunali vuote.

E’ andato su tutte le furie Giuseppe Manto, presidente di Confcommercio. Da sempre in prima linea per la legalità a Torre Annunziata, è stato anche il primo a presentare le irregolarità sul mercato giornaliero in via Tagliamonte. Il rappresentate dei negozianti ha così rassegnato le proprie dimissioni dalla sua carica.

“Una decisione maturata dopo l’ennesimo ‘schiaffo’ che la categoria che rappresento ha subito da chi dovrebbe sostenere dei veri coraggiosi, che ogni giorno con fatica portano avanti le attività commerciali, lottando in un paese mortificato dall'incuria e dell'abbandono. Chiediamo scusa se ci siamo permessi di illuminare le strade a nostre spese, con l’imposizione di rimuovere le luci per motivi che si fa fatica a comprendere. Se ci siamo battuti ed abbiamo chiesto a gran voce di riportare legalità nel nostro vettore, invaso e drogato da forme e da aree di commercio abusivo. Se ci siamo interessati troppo allo sviluppo della città e se abbiamo contribuito in piccola parte, con denunce pubbliche e formali, a far luce sulle malefatte della politica con richieste incessanti su videosorveglianza e aumento del personale della municipale. Infine chiedo scusa se sono stato una presenza ingombrante e scomoda, che ha come unico assillo la rinascita della sua città”:

Poi ha proseguito. “Oggi si conclude un percorso che ci ha visti in prima linea sempre a sostegno delle istituzioni, proprio quelle che mi hanno colpito nel profondo dell’orgoglio e della dignità. E prendo il prestito le parole del procuratore Fragliasso: Torre Annunziata è una città senza speranza”.

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