Un silenzio che dura dal 16 dicembre dello scorso anno. E’ da quel giorno che il Consiglio Comunale non si riunisce a Torre Annunziata e, cosa ancor più grave, non c’è in programma nessuna convocazione. Un ritardo che non può essere imputato all’emergenza covid visto che in altre città l’attività istituzionale è ripresa.

L’ultima seduta fu caratterizzata dallo scontro tra il sindaco Vincenzo Ascione e Germaine Popolo. In quell’occasione la consigliera dell’area Zingaretti si astenne assieme all’opposizione sull’approvazione del Protocollo d’Intesa con Rfi per la riqualificazione dell’area antistante la stazione di Torre Centrale. 

LA SITUAZIONE NEI COMUNI LIMITROFI. Le difficoltà post Covid e i protocolli di sicurezza non hanno impedito in altre città di riprendere l’attività. A Boscoreale il consiglio comunale si è riunito già due volte per approvare il bilancio e per discutere il piano di risanamento di Ambiente Reale. A San Giorgio invece lo scorso 15 maggio l’assise è stata convocata in videoconferenza. Anche a Castellammare si è riunito il consiglio, trasmettendo il dibattito in diretta Facebook per evitare assembramenti a Palazzo Farnese.

Le alternative e gli strumenti per garantire la regolare attività politico istituzionale e la salute delle persone, insomma ci sono. Eppure a Torre Annunziata ci sarebbero argomenti bollenti su cui discutere. A cominciare proprio dall’approvazione del bilancio. La maggioranza intanto è distratta, le opposizioni non brillano per iniziativa e proposta. E la città è ferma al palo quando, a giugno, non è stato ancora approvato il bilancio di previsione.

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