Una pioggia di milioni per trasformare il porto di Torre Annunziata in un hub commerciale e turistico.

Sono circa 30 i milioni da spendere entro il 2026 (una parte di questi già entro il 2023) per ridare impulso e vita al molo oplontino. La conferenza stampa che si è tenuta due giorni fa ha innescato un meccanismo che porterà a cambiare radicalmente l’area portuale. Un’area che ora ha il peso ingombrante delle cisterne, ma che, a detta del responsabile dell’ufficio tecnico comunale Gino Di Donna, avrà importanti ripercussioni dal punto di vista economico, turistico e occupazionale.

Una pioggia di milioni che verrà impiegata non solo per gli interventi di riqualificazione dell’area portuale, ma serviranno anche per la realizzazione di una stazione marittima, torre fari e sistemi infrastrutturali a contorno. Lavori che permetteranno un migliore sviluppo dell’area, come portata alle spalle solamente di Napoli e Salerno. Resta però ancora un nodo da sciogliere: l’ingresso del porto di Torre Annunziata nell’Autorità del sistema portuale del Mar Tirreno Centrale. Dopo le polemiche dei mesi passati sullo slittamento della richiesta, il documento che chiede l’ingresso del porto nel sistema è stato portato all’attenzione del governatore De Luca. Ma dell’ingresso ufficiale nel sistema ancora nessuna novità. “Il nostro compito si è esaurito con il parere favorevole all’ingresso a sistema del porto di Torre Annunziata – ha spiegato il presidente dell’Autorità Portuale del Mar Tirreno Centrale Andrea Annunziata -. Il lavoro svolto da comune e Regione Campania è stato apprezzato ma ora c’è da aspettare. Riteniamo l’area portuale di Torre Annunziata strategica. Spero quindi che il governo, nonostante i tempi particolari che stiamo vivendo, sappia decidere in fretta”.