Torre Annunziata. Il giudice archivia le accuse, Raiola: 'Tre anni di attesa, ma la verità è venuta fuori'
Cadono le ipotesi di corruzione e legami con la camorra nei confronti dell’ex presidente del consiglio comunale
15-10-2025 | di Redazione
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Prosciolto dalle accuse di traffico di influenze, corruzione e associazione mafiosa. Dopo tre anni e mezzo si chiude la vicenda che ha coinvolto l’ex presidente del Consiglio Comunale di Torre Annunziata Giuseppe Raiola.
Il gip ha firmato il decreto di archiviazione nei confronti del medico, perché ritenuto estraneo alle vicende giudiziarie che hanno portato allo scioglimento del Consiglio Comunale di Torre Annunziata nel 2022.
All’epoca, infatti, era l’11 febbraio 2022, nell’ambito di un’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, vennero sequestrati documenti ed effettuato perquisizioni negli uffici comunali di Rovigliano, gli uffici lavorativi e le abitazioni degli interessati (tra i quali anche Raiola). Ora il magistrato incaricato del procedimento ha stabilito di archiviare l’indagine aperta nei confronti di Raiola ritenendolo totalmente estraneo alla vicenda che aveva portato all’inchiesta.
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“Attendevamo questa notizia da tempo – ha dichiarato Giuseppe Raiola, attraverso le parole del suo avvocato, Giuseppe De Luca -. Abbiamo atteso con la giusta attenzione e la necessaria fiducia nelle istituzioni che queste ultime facessero il loro corso e alla fine abbiamo avuto ragione. Non c’è stato un solo attimo, durante l’intero periodo di svolgimento delle laboriose indagini in cui abbiamo avuto il timore di essere rinviati a giudizio anche e soprattutto perché le imputazioni ipotizzate dalla Pubblica Accusa non potevano trovare riscontro alcuno”.
Il gip nel decreto ha evidenziato la totale assenza di elementi concretamente idonei a fondare una imputazione non ritenendo, dunque, sussistente alcuna responsabilità penale in ordine ai fatti oggetto di valutazione. “Dispiace solo che ho dovuto attendere oltremodo la risoluzione definitiva del procedimento penale che, giova precisarlo, non avrebbe dovuto riguardarmi. Anche se troppo lentamente possiamo ritenere che giustizia è stata fatta”.
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