I progetti di rilancio della città ma anche il pragmatismo di vincere le primarie e le elezioni comunali. È la sintesi estrema degli interventi del gotha del Partito Democratico della regione Campania che ieri sera ha partecipato all’assemblea degli iscritti del circolo di Torre Annunziata. L’iniziativa, a sostegno della candidatura di Enzo Ascione per il voto di domenica 26 febbraio, ha incassato la presenza di Andrea Cozzolino, Mario Casillo, Enza Amato, Lello Topo e Loredana Raia.

Il pensiero comune è andato a Lello Ricciardi con il quale i cinque si sono complimentati pubblicamente per “il gesto fatto che ha permesso di tenere unito il Partito. Un esempio rispetto a quanto sta accadendo a livello nazionale”. Il capogruppo Dem in consiglio comunale ha ascoltato ed annuito. Quindi il pensiero alla città ed Ascione, “una forza esperta che ha iniziato a fare politica nel 1995”, ha detto Cozzolino che ha evidenziato: “Per la prima volta la futura amministrazione avrà ingenti risorse. Non sprechiamo questa occasione”.

“Mi piace parlare dello sviluppo del territorio, ma ora occorre pensare alle primarie”. Ha tagliato netto Casillo, mentre per Topo: “Quanto sta avvenendo qui è in controtendenza e da esempio rispetto alle divisioni del Pd nazionale e metropolitano. Puntiamo molto su questa città per quello che rappresenta”.

“È un modello da seguire – ha aggiunto Amato – Questa candidatura deve andare in continuità rispetto alla buona amministrazione messa in campo”. O, ancora, Raia che ha detto di “invidiare la città perché, a differenza della mia Torre del Greco, ha avuto quasi sempre governi di centrosinistra. Adesso bisogna coinvolgere nelle liste le migliori energie, i giovani, e immaginare una squadra di governo locale intorno ad Enzo”.

Infine, la parola ad Ascione, che ha parlato di “responsabilità del ruolo ma anche grande ambizione a realizzare i progetti messi in campo. Bisogna colmare il gap per le infrastrutture ed i servizi. Immaginare lo sviluppo con le risorse nostre del territorio: dagli scavi al mare. Su questo, Rovigliano potrebbe rappresentare il traino per lo sviluppo comunale ma – ha concluso – occorrono imprenditori, mai più prenditori”.

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