Torre Annunziata. Il grido dei ragazzi: "Il covid ha cambiato le nostre vite"
Un anno pesante che ha messo a dura prova il morale dei più giovani
17-12-2020 | di Vincenza L. Varone
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“Adesso apprezziamo le piccole cose, ma il covid ha cambiato totalmente le nostre vite”, così ha dichiarato Chiara Ignarra, studentessa del Liceo Artistico De Chirico.
Zero uscite e crolli psicologici stanno accompagnando i ragazzi in questo particolare momento storico di pandemia. Per non parlare di tutte le difficoltà che derivano dalla scuola e dalla didattica a distanza: “Ci sono diversi pro e contro – dichiara Veronica Visiello, alunna dell’Istituto Graziani di Torre Annunziata - come alzarsi più tardi, ma non respirare l’aria scolastica, non condividere le giornate con il proprio compagno di banco è sicuramente un contro” , “per non parlare della comunicazione face to face col docente – aggiunge chiara - che è sicuramente diverso se si pensa agli apprendimenti”.
Non tutti i professori sono comprensivi e la mole di compiti è aumentata tantissimo rispetto alla didattica in presenza: “I docenti credono che stando a casa sia più semplice studiare perché non si hanno alternative, ma non è così – dice Chiara – si sente tantissimo la pesantezza e l’ansia di non farcela soprattutto perché alcuni professori hanno perso fiducia negli alunni”.
Il covid ha bloccato tutti i laboratori, di vitale importanza per chi come Veronica frequenta un istituto professionale: “C’è molta più teoria da studiare per noi – commenta – una teoria fine a sè stessa che con certi indirizzi c’entra poco, di conseguenza sentiamo di star imparando sempre meno”.
Entrambe le scuole hanno messo a disposizione tablet e rooter per chi non avesse un pc o una connessione lenta, così da andare in contro alle esigenze di tutti. Certo è che le abitudini sono cambiate, gli amici si vedono sempre meno, tutte cose che hanno influito molto sulle vite dei ragazzi.
Ma adesso che il Natale è alle porte i ragazzi non sono affranti per le feste a cui non potranno partecipare, quanto per i parenti che non potranno vedere: “Al sud siamo abituati ai grandi cenoni – dice Veronica – ma quest’anno non sarà così, le famiglie non si riuniranno e questa è la cosa più triste di tutte”.
Il contagio risulta essere sempre più frequente anche tra i giovani, infatti entrambe le ragazze hanno visto amici ammalarsi di covid: “Psicologicamente ti abbatte e il senso di colpa ti annienta” commentano entrambe, ecco perché la cosa più saggia da fare è “avere buon senso, tutelarsi ed essere il più positivi possibile, dando uno sguardo al futuro che certo ci è ignoto, ma anche al passato, così da poter vedere i grandi pasi in avanti fatti fin ora".
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