Dalla chiesa evangelica di Torre Annunziata arriva il messaggio di speranza del Vescovo di Nola Francesco Marino. "Questa città può e deve rinascere. Alimentando lo spirito di legalità e di giustizia che alberga in ognuno di noi, possiamo fare la differenza. Lavoriamo insieme, facciamo rete per il bene comune. Le istituzioni non sono che un'astrazione, diventano concrete se costituite da uomini che hanno valori saldi". 

In occasione della settimana di preghiera per l'unità dei cristiani, evangelici e cattolici si sono riuniti nella stessa chiesa. In via Carminiello, quartiere a rischio a pochi passi dal Rione Penniniello, una messa ecumenica segna l'inizio di sette giorni all'insegna della riflessione.

Il Vescovo Marino e il Pastore Rocchini si alternano sul pulpito. Celebrano insieme la funzione religiosa, sigillando un'unione che spazza via le diversità. Nella loro omelia la protagonista è la giustizia. Dall'immigrazione alle donne vittime di abusi: l'essenza del messaggio cristiano è avere cura degli esclusi, dei deboli, affinchè possano riemergere da quell'abisso che li ha sommersi.

A sottolineare l'importanza dell'inclusione e della solidarietà è la testimonianza di Josef, ragazzo congolese al fianco degli immigrati di Castel Volturno

La città casertana è un reticolo criminale che intrappola ogni tipo di persona, dalle donne ai bambini. Prostituzione, criminalità organizzata e spaccio di droga sono una costante. "Questi sono territori difficili e pieni di insidie, soprattutto per chi non è integrato. Quando capiremo che la diversità è una ricchezza, allora vivremo in mondo giusto che non lascia indietro nessuno. Io ho visto personalmente la sofferenza di queste persone, meritano di avere una chance come tutti gli altri". 

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