Una lunga nota indirizzata alla commissione prefettizia che da 14 mesi governa la città è stata inviata dal segretario cittadino del PD, Giuseppe Manto, per evidenziare le problematiche non ancora affrontate dai commissari e che, secondo il Partito Democratico, lasciano la città "ferma al palo."

La nota

Sono passati più di 14 mesi dall'insediamento della Commissione straordinaria, a seguito dello scioglimento del Consiglio Comunale.

In questo periodo abbiamo apprezzato lo sforzo compiuto dalla triade commissariale.

In particolare, va sottolineato il lavoro compiuto in alcuni settori:

  1. riassetto del personale;

  2. definizione di percorsi amministrativi più limpidi e chiari;

  3. turno pomeridiano di spazzamento;

  4. progettazione area Parnaso/villa comunale.

Si tratta di azioni importanti e fondamentali.

A fronte di ciò va sottolineato, con altrettanta franchezza, come gran parte delle emergenze e delle esigenze più avvertite sono apparse ferme al palo.

Dispiace dover constatare, ad esempio, che ancora oggi la città è priva di un sistema di videosorveglianza adeguato e tecnologicamente avanzato, pur essendo la problematica di estrema delicatezza ed oggetto di considerazioni aspramente negative da parte della Prefettura nei confronti dell’ultima Amministrazione.

Allo stesso modo non sono pervenute al necessario approdo amministrativo alcune procedure di enorme impatto sociale e contabile:

  1. l’esternalizzazione della sosta a pagamento;

  2. l'individuazione di un’area per lo svolgimento regolare del mercato giornaliero e settimanale (ancora oggi ubicato in una zona della città sprovvista dei requisiti previsti);

  3. le attività sui beni confiscati;

  4. il completamento dell’intervento sulle Arcate borboniche;

  5. la previsione di iniziative su tutti i beni immobili comunali non utilizzati (ex Scuola Media Morrone, Capannone ex Deriver. Fa eccezione la progettazione sulla ex Scuola elementare Monsignor Orlando);

  6. iniziative su beni del demanio regionale da anni abbandonati (area ex Damiano, area ex Santa Lucia);

  7. attività verso altri enti per la messa in sicurezza di zone ambientali di pregio (costone tra area Lido Azzurro e capo Oncino);

  8. il recupero dell’area ex darsena finanziato con fondi Jessica;

  9. l’intervento di recupero ambientale sulla spiaggia della Salera.

A ciò bisogna aggiungere lo stato di degrado delle vie cittadine, la condizione pietosa in cui versa via Rosselli dopo l'abbattimento parziale di uno stabile pericolante con probabili danni anche ad uno stabile confinante e con condizioni igienico-sanitarie davvero insopportabili, la gestione poco chiara sugli accessi relativi all’evento con il comico Caiazzo, la presenza asfissiante di parcheggiatori abusivi, le attività relative alla messa in sicurezza degli edifici scolastici ed in generale tutto ciò che è necessario affinché a settembre non vi siano disfunzioni e criticità nel mondo della scuola.

La proposta di istituzione della ZTL è dal PD condivisa; tuttavia, a nostro giudizio, va collocata in orari diversi, vanno concertate con gli esercizi commerciali iniziative tesa a suscitare attrazioni culturali nell’area, vanno predisposte e rese accessibili aree di parcheggio (ad es. le aree antistanti i plessi scolastici contigui alla zona).

La mancata predisposizione di iniziative per la fruizione dell’arenile pubblico è una scelta poco comprensibile.

Docce, bagni chimici, passerelle, pulizia costituiscono interventi di basso impatto finanziario e non si comprende perché siano stati espunti dall’agenda amministrativa.

Il Partito Democratico non può esimersi dall’evidenziare questi punti ed esprimere il proprio punto di vista critico come peraltro aveva fatto nei confronti dell’ultima Amministrazione compiendo atti inequivocabili:

  1. passando all’opposizione;

  2. non votando il Bilancio;

  3. chiedendo l’invio della Commissione d’accesso;

  4. proponendo l’autoscioglimento.

Il commissariamento è ancora lungo e il PD avverte il dovere, sapendo di trovare interlocutori di grande valore e sensibilità, di spronare i Commissari ad attivare azioni più incisive su tante problematiche e, soprattutto, di esercitare con rigore l’attività di controllo (nei limiti previsti dalla vigente normativa) e di impegnare, innanzitutto nei lavori affidati in appalto, le strutture municipali a fare altrettanto per evitare il rischio di un possibile sperpero di danaro pubblico.

La città paga il prezzo di una gestione amministrativa inconcludente, e per tanti versi fallimentare, sconta il limite di gravi inadeguatezze istituzionali e burocratiche e proprio per questo non può permettersi il lusso di ulteriori ritardi.

Nei 14 mesi che abbiamo alle spalle si poteva fare meglio, nel tempo che ci separa dalle prossime consultazioni sicuramente bisognerà far meglio.

In questa sfida la Commissione straordinaria, se lo riterrà opportuno, può contare sul sostegno e sulle proposte, nell’esclusivo interesse della città, del Partito Democratico.

 

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