Torre Annunziata, il piccolo Salvatore morto dopo un mese dal parto: 'Lottiamo per la giustizia'
Sit-in al Tribunale di Torre Annunziata, il 27 maggio udienza decisiva. Due medici del San Leonardo rischiano il processo
15-05-2025 | di Rosanna Salvi

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"Circa un anno fa, all'ospedale di Castellammare di Stabia, avrei dovuto vivere la gioia più immensa della vita. Ma non è andata così. Il mio piccolo Salvatore è morto dopo 40 giorni dal parto a causa di un'asfissia cerebrale. Io e mio marito non ci fermeremo, pretendiamo giustizia. Chiedo a tutti i cittadini di Torre Annunziata di unirsi a noi in questa battaglia. Il 27 maggio si celebrerà un'udienza decisiva, abbiamo bisogno di voi al nostro fianco".
Rachele e Ludovico non arretrano di un passo. La loro battaglia per la verità è solo all'inizio. Il piccolo Salvatore è morto dopo 40 giorni di agonia e, nonostante sia passato più di anno, il dolore è ancora insopportabile. Sono due i medici del San Leonardo di Castellammare di Stabia a rischiare il rinvio a giudizio. Una decisione cruciale, che potrebbe segnare l'inizio di un processo a carico dei vertici del reparto di ginecologia del nosocomio stabiese. Elemento centrale della vicenda, che dovrà essere eventualmente dimostrato in Tribunale, il notevole ritardo nel praticare il taglio cesareo. "Questa vicenda ha scosso profondamente l'intera comunità torrese - dichiara l'avvocato Gennaro Ausiello, difensore della famiglia - Pretendiamo che le indagini siano effettuate scrupolosamente. Il Pubblico Ministero ha richiesto l'archiviazione, ma noi ci auguriamo che il Giudice la respinga. Sono ancora troppe le zone d'ombra e non è accettabile. A noi non interessa incolpare qualcuno, bensì scoprire la verità".
Perizie incomplete, documenti mancanti e troppi buchi negli incartamenti. Tanti punti oscuri che hanno spinto Rachele e Ludovico ad organizzare un sit-in proprio nel giorno dell'udienza il 27 maggio alle 8.15. "Oggi chiedo giustizia per mio figlio", scrivono sui social chiamando a rapporto la città. "Aiutateci a dar voce a tutti quei genitori che non ce l'hanno. Aspettiamo di sapere la verità, ma non è possibile che nel 2025 muoiano ancora bambini innocenti".
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