"Voglio far sempre presente che i dati oggettivi ci dicono altro rispetto anche alla sparatoria che, purtroppo, è accaduta ieri sera e che è un campanello d'allarme per tutte le situazioni che abitano in un determinato tessuto o contesto criminale". Così il prefetto di Napoli, Michele di Bari, rispondendo a una domanda sul ferimento di un 30enne avvenuto ieri sera quando è arrivato questa mattina a Torre Annunziata per presiedere un comitato dell'Ordine e la sicurezza pubblica presso l'Istituto Scolastico Alberghiero 'Graziani'. Al tavolo con lui il procuratore Nunzio Fragliasso, il sindaco Corrado Cuccurullo e i rappresentati delle forze dell'ordine.

"Da qui dobbiamo partire come lo facciamo ogni giorno. Perché, vedete, il controllo del territorio, la vigilanza, l'attenzione non sono parole mai date per la circostanza. Questa riunione era stata ampiamente programmata da qualche giorno. E soprattutto è la risposta a un modo di accompagnare la popolazione perché solo attraverso questa attività dialogica con la comunità, c' è la speranza che ci sia una svolta".

Il prefetto ha poi aggiunto: "Sono convinto che più che svolta ci sia anche un modo di approcciarci in maniera determinante perché qui il ministro dell'Interno Piantedosi ha assegnato delle unità in più attraverso le forze di Polizia. Qui la magistratura ha da tempo acceso un faro e c'è la grande forza di una squadra che vuole bene a questa popolazione laboriosa e a questa comunità straordinaria. Noi siamo qui perché questa straordinarietà non venga mai meno". Al termine dell'incontro dice Di Bari. "Si e' preso atto che lo Stato qui e' presente in tutte le sue articolazioni. D'altronde, l'operazione di oggi ma anche quella dei giorni scorsi, con servizi mirati del territorio, sta dando risultati molto positivi". Poi ha incontrato anche i dirigenti scolastici della citta'. "Attiveremo servizi con unita' cinofile e metal detector per evitare che i ragazzi portino a scuola armi bianche. Abbiamo rafforzato l' attivita' contro elusione ed evasione scolastica" e ha poi annunciato che come avvenuto anche in altri Comuni, anche a Torre Annunziata "si sta studiando come attivare due zone rosse". "Questo significa - ha aggiunto il prefetto - che e' un territorio presidiato e davvero voglio sperare che questo ulteriore incontro a Torre Annunziata sia il segno di un rinnovato riscatto della citta'". Il prefetto si e' poi recato a Palazzo Fienga, immobile confiscato alla criminalita' organizzata e oggetto di lavori di riqualificazione.

"Questa ulteriore riunione serve a dare una testimonianza di grande fattività ma è anche 'un guardare oltre' cercare cioè di mettere, come si suol dire, gli scarponi chiodati sul territorio e non indietreggiare mai". "Certamente quando avvengono episodi che provocano anche allarme sociale, comprendo la popolazione - ha spiegato il prefetto - ma comprendo anche che la vigilanza e il controllo sono di strettissima competenza dello Stato. E in questo noi dobbiamo andare avanti e inculcare sempre più fiducia soprattutto nella popolazione".  "Un bel segnale di riscatto per questa città. Grande apprezzamento alla Procura della Repubblica, al dottor Nunzio Fragliasso, alla Procura distrettuale e alle forze di Polizia, che hanno fatto un lavoro estremamente positivo", ha aggiunto il prefetto.

"Credo che questa sia un'ulteriore dimostrazione di quanto questo territorio sia attenzionato e vigilato", ha concluso. 

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