C'è anche Torre Annunziata nei primi tre nomi che il prefetto, Claudio Palomba, fa alla commissione Parlamentare Antimafia. È uno dei tre comuni di cui ha proposto lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche da quando è arrivato a Napoli. Gli altri due sono Castellammare e San Giuseppe Vesuviano. Lo ha detto, ieri, durante la sua audizione alla Commissione parlamentare Antimafia. 

Quindi a breve il Consiglio dei Ministri dovrebbe valutare la relazione arrivata a Roma e su proposta del Viminale sciogliere. In attesa la politica torrese, che con un Commissariamento già in atto per le dimissioni dei consiglieri comunali, vedrebbe slittare il voto di 18 mesi. 

Un esito che appare sufficientemente scontato mentre il prefetto lancia l'allarme su due temi: "Troppi i comuni in cui è accertato il legame con la camorra". E il ruolo dei dipendenti comunali "in particolare degli uffici tecnici, dove funzionari restano e a volte passano da un comune all'altro". E a Torre Annunziata proprio dall'ufficio tecnico tutto è cominciato con lo scandalo delle mazzette intascate dall'ex dirigente Nunzio Ariano.

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