"Una vittoria dell’amministrazione e del buon governo”. Così Raffaele Di Donna, presidente del consiglio comunale di Torre Annunziata, ha accolto la decisione emessa dalla prima sezione del TAR Campania, che ha respinto il ricorso presentato dall'ex presidente dell'assise, Ciro Portoghese, revocato dall'incarico con la famosa delibera 131 del 2014. Un'ordinanza, quella del Tribunale amministrativo, che conferma Di Donna a capo del consiglio e che assegna, a distanza di mesi, la patente di vincitore e vinto al termine di un aspro "duello" tra i due rappresentanti politici.

Secondo Portoghese, da tempo in rotta di collisione col sindaco e la maggioranza, la sua sostituzione, avvenuta a settembre, era da considerarsi illegittima. Non l’ha pensata così il Tar che, invece, ha considerato “ad un sommario esame il provvedimento impugnato" non viziato dalle censure mosse, "attese le emergenze processuali che danno conto del giustificato rapporto di fiducia con l’assemblea consiliare”. Tradotto, la crisi di fiducia tra l’ex presidente del consiglio e la maggioranza di cui era espressione avrebbe per i giudici giustificato la sostituzione.

Soddisfatto l’attuale presidente dell’assemblea civica, Raffaele Di Donna, che ha sottolineato con parole misurate il pronunciamento del Tribunale Amministrativo Regionale: “Era attesa questa decisione molto equilibrata del Tar. Anzi, a meno di sorprese, la stessa era prevista in questi precisi termini, anche solo per un preciso ragionamento giuridico e politico. Come si evince dal dispositivo stesso - dichiara ancora Di Donna – visto che il Tar è entrato anche un po’ nel merito, dichiarando che la fiducia al consiglio è indispensabile”.


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