Imponeva il pizzo a Torre Annunziata usando i legami di parentela con il clan Gionta. Scarcerato Andrea Gallo, andrà ai domiciliari in attesa del processo. E’ quanto ha stabilito il Giudice per le Indagini Preliminari del tribunale di Napoli, che ha accolto la richiesta di applicazione degli arresti domiciliari dopo le dichiarazioni rese da Gallo nel corso dell’incidente probatorio. Il tutto nonostante le gravi imputazioni e le pressioni effettuate nei confronti della vittima che per diversi anni è stata costretta a subire le vessazioni e le minacce da parte della banda di usurai. Andrea Gallo, genero di Anna Bove e nipote acquisito del noto boss Francesco alias “Ciccio a Bolla”, si spinse fino ad ottenere la sua abitazione, facendo leva sull’appartenenza e sul legame di parentela con persone di spicco all’interno del clan Gionta.

La decisione è arrivata pochi mesi dopo la scarcerazione di Anna Bove, difesa anch’essa, così come Gallo, dall’avvocato Antonio Iorio del tribunale di Torre Annunziata.

Con l’inizio del processo a breve, si apre uno spiraglio anche per gli altri indagati.

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