Il Commissariato di polizia di Torre Annunziata, guidato dal primo dirigente Claudio De Salvo e dal commissario Luigi Autiero, ha arrestato Vincenzo Visiello, 50 anni alias ‘a rutella, e del nipote Gennaro Salvatore Esposito, 38enne incensurato alias ‘ocassuolo.

Entrambi sono ritenuti responsabili, assieme alla moglie di Visiello, del reato di usura ai danni di un imprenditore di Torre Annunziata.

Da oltre 10 anni l’uomo aveva versato esosi interessi prima a Visiello e poi a Esposito. Non riuscendo più a pagare i 3mila e 500 euro dovuti al primo, per un prestito di 100mila euro, e 700 euro al secondo, a fronte di un altro da ventimila senza trarre alcun beneficio dal capitale ottenuto ancor tutto da restituire, ridotto ormai quasi sul lastrico e senza alcuna possibilità di liberarsi dei debiti, si è rivolto alla polizia.

Gli agenti, formalizzata la denuncia prontamente trasmessa alla Procura di Torre Annunziata, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria hanno iniziato una tempestiva attività di monitoraggio dei contatti della vittima con gli usurai.

Nel corso delle indagini sono state raccolti numerosi elementi che hanno consentito di ricostruire l’intera vicenda. Nel corso degli anni, la vittima aveva già versato a Visiello, suo principale debitore, oltre 250mila euro di interessi, interessi senza ottenere alcun beneficio sulla riduzione del capitale. Inoltre il nipote aveva imposto all’imprenditore il pagamento di un’altra somma arbitrariamente accollata per un prestito insoluto di persone terze della cui insolvenza era stato ritenuto responsabile la già vessata vittima che ad una più accesa rimostranza si era visto minacciare con una pistola.

Il monitoraggio degli usurai, che con il passare del tempo diventavano sempre più pressanti nei confronti dell’uomo, la costante e tempestiva comunicazione degli sviluppi della vicenda, facevano ritenere all’Autorità Giudiziaria inquirente in piena sintonia con la Polizia Giudiziaria operante, anche in considerazione dell’esposizione della vittima ad eventuali pericolose ritorsioni, l’opportunità di emettere un decreto di fermo a carico degli usurai provvedendo nel contempo a fare eseguire perquisizioni presso le abitazioni di entrambi e l’attività commerciale di Esposito a Torre Annunziata.

Nel corso delle perquisizioni sono stati rinvenuti e sequestrati varie decine di assegni di vario importo di diversi istituti di credito per lo più delle province di Napoli e Salerno, sui quali sono in corso accertamenti, varie cambiali e complessivamente oltre settantamila euro in contanti.

I due fermati, sono stati ristretti presso la Casa Circondariale di Poggioreale. In sede di convalida il Gip presso il Tribunale di Torre Annunziata ha emesso ordinanza di custodia cautelare a loro carico.

L’attività di indagine della polizia continua con l’intento di individuare altre vittime dei due usurai.

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