Si ribellò al racket e 36 anni fa la camorra lo uccise per il suo no. Un messaggio diretto anche ad altri commercianti e imprenditori di Torre Annunziata. Luigi Staiano fu ammazzato mentre andava a fare la spesa, il titolare di una ditta di costruzioni morì così a 35 anni. La città non dimentica. Domani sera manifestazione promossa da Libera grazie al costante impegno di don Ciro Cozzolino.

Si legge in una nota: "Il 4 luglio 1986, il giovane imprenditore Luigi Staiano, veniva ucciso dalla camorra. La sua morte  segnò la storia della nostra città perché, la camorra, percepì con chiarezza, che il suo gesto poteva essere letale per la sua stessa esistenza. L'omicidio di Luigi,  segna ancora oggi la lotta contro il racket a Torre Annunziata: a differenza di altre città del vesuviano qui non si denuncia. 
In questo giorno, esprimiamo la nostra assoluta vicinanza alla famiglia e in particolare a Fabiola, sua figlia, e invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare il giorno 5 luglio alla celebrazione della Santa Messa alle ore 19 dove accenderemo il cero della giustizia per Luigi".

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