Torre Annunziata, in manette rumena. Era latitante dopo condanna per estorsione
Ai domiciliari Simona Serban. La scorsa estate chiese il ‘pizzo’ per passaggio al casello autostradale
19-08-2016 | di Salvatore Piro
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Torre Annunziata. E’ stata spedita agli arresti domiciliari Simona Serban, 24enne rumena di Calarasi, ma domiciliata a Torre Annunziata e latitante dal 23 giugno 2016. La donna, già condannata a 2 anni e mezzo di reclusione più multa di 800 euro per un’estorsione commessa ai danni di una coppia di turisti nei pressi del casello A3 di Castellammare di Stabia, è stata rintracciata ieri in via Viviani dai carabinieri della stazione oplontina (diretti dal comandante Andrea Rapone e dal maresciallo Egidio Valcaccia).
Sul suo capo, pendeva un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal tribunale oplontino (presidente Francesco Todisco). Il provvedimento aveva sostituito la più mite misura dell’obbligo di dimora, proprio con la sottoposizione della giovane rom agli arresti in casa in via Infanti.
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IL PRECEDENTE. La Serban era finita in manette l’11 agosto 2015. Assieme ad un connazionale 24enne si era ‘piazzata’ nei dintorni della cassa automatica per il pagamento del pedaggio al casello dell’autostrada A3 di Castellammare di Stabia, impedendo il passaggio ad un’autovettura sulla quale viaggiava una coppia di turisti spagnoli. Turisti minacciati dicendo loro che, solo consegnando una banconota da 20 euro, “sarebbero riusciti a passare”.
Utilizzata la banconota pure per pagare il pedaggio (2 euro), entrambi i rumeni si erano inoltre impossessati del resto, dileguandosi in breve tempo dopo l’estorsione. I carabinieri di Torre Annunziata, a seguito della denuncia sporta dalle vittime, avevano immediatamente rintracciato la coppia rom, forse ancora alla ricerca di ulteriori turisti da ‘spennare’ all’ingresso del casello. Per questo, Simona Serban era stata condannata in primo grado a 2 anni e 6 mesi lo scorso 21 dicembre.
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