Torre Annunziata, inaugurata la sede di “Elaboriamo Torre”
Alfano: “Città pronta al cambiamento”. Casillo: “Da alcuni anni la città si sta trasformando”. Ascione: “Avversari sbagliano a gettare fango”
07-05-2017 | di Raffaele Perrotta
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“Vorrei che fosse l’inizio della fase nuova. Questa associazione sarà inclusiva e non esclusiva”. Esordisce così il professore Carmine Alfano all’inaugurazione della sede del suo laboratorio politico “Elaboriamo Torre”, posto sul corso cittadino di Torre Annunziata. Il dottore, dopo la sconfitta alle primarie di febbraio scorso contro il candidato del Pd Enzo Ascione, ha continuato a sostenere il vincitore insieme con le sue liste centriste. “Il voto alle primarie dimostra che la città è matura per il cambiamento. Dobbiamo spingere il nostro candidato all’inversione di rotta – ha continuato – Vogliamo un nuovo modo di fare politica. La nostra è l’unica coalizione con una maggioranza di giovani”.
Presente all’inaugurazione anche il capogruppo regionale del Pd Mario Casillo. “Il vero cambiamento è rappresentato da questa coalizione che è riuscita a cambiare la città negli ultimi due anni”. Ha detto, soffermandosi sui risultati ottenuti: “È stata inaugurata la bretella, riacquisita la balneabilità del mare, a giorni sarà aperta villa Parnaso. Inoltre, il Comune ha vinto il bando della Regione da 84 milioni di euro per il rifacimento del waterfront. Anche queste cose ci dicono che la città sta cambiando”.
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Sulle possibilità di sviluppo, inoltre, il sottosegretario alla Difesa, Gioacchino Alfano, ha ribadito la sua volontà di mettere a disposizione lo Spolettificio per il progetto del Parco Archeologico. “Il nostro finanziamento alla città, come governo, è quello del nostro patrimonio, la Grande Pompei sarà in una parte dell'ex fabbrica d'armi. De Luca ha preso impegno di mettere a disposizione fondi che ha, ma bisogna investire su una squadra che fa del cambiamento non un’immagine astratta. Dobbiamo cambiare rimanendo sulle caratteristiche che ha la città, mettendo a regime le cose positive”.
Sulla stessa linea anche lo stesso Vincenzo Ascione. “Non ci possono essere alternative alla nostra coalizione. Noi dobbiamo parlare al cuore della gente e trasmettere passione”. Ha sostenuto, tornando poi sulla polemica di questi giorni del voto comprato: “Gli avversari sbagliano a gettare fango sulla città con questi temi piuttosto che con la promessa di posti di lavoro”. Quindi ha sottolineato che, qualora eletto sindaco, “non chiederò l’appoggio di consiglieri di altre coalizioni. Questa per me rappresenta la discontinuità politica rispetto al passato”.
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