Torre Annunziata, inchiesta Lido Azzurro. Giudice archivia tutte le accuse
Chiuso il 'giallo' sulla concessione. "Nessun abuso. Gara fu regolare"
09-04-2017 | di Salvatore Piro
VERSIONE ACCESSIBILE DELL'ARTICOLO
TORRE ANNUNZIATA. Archiviata l'inchiesta sulla concessione - alla società Villa Savoia - dello storico “Lido Azzurro”. Per il gup del tribunale oplontino, Maria Concetta Criscuolo, la gara inizialmente incriminata fu regolare.
Il giudice ha infatti dichiarato “inammissibile” l'opposizione proposta dalla ditta Terme Vesuviane alla richiesta di archiviazione, già avanzata dai pm Francesca Sorvillo e Fabrizia Fiore. A passare, dunque, è la tesi dell'ufficio di Procura: "nessun abuso o rifiuto di atti d’ufficio" da parte dei 3 indagati. Vincenzo Sica, ex city manager del Comune di Torre Annunziata, Anna Pesacane, dirigente del Suap, oggi in pensione, e Alfredo Vitagliano, amministratore della “Villa Savoia srl”, ora gestore dello stabilimento di via Marconi.
Torre Annunziata, parla Sica: “Città senza sviluppo strategico, basta al lungo governo PD”
Nel mirino dell’ex city manager il sindaco Ascione, l’ex sindaco Starita e il capogruppo dem Mario Casillo. “Non mi candido. A novembre presenteremo alla città la nostra proposta politica"
L'inchiesta, risalente al 2006/07, partì dalla denuncia allora sporta da un ex legale rappresentante della società “Lido Azzurro Terme Vesuviane”. Quest’ultima, infatti, partecipò insieme alla “Villa Savoia srl” - capogruppo di un’Ati composta da “Cooperativa Cobalto”, “Ontano srl” e “F.lli Di Cristo srl” - alla gara relativa alla concessione demaniale dell’arenile. Responsabile del Procedimento, poi presidente della commissione incaricata dell'aggiudicazione, fu nominato Vincenzo Sica.
Per i querelanti, l'ex city manager, adesso pronto a rientrare in politica, avrebbe dovuto astenersi in quanto “titolare di un interesse proprio”. Sica era socio della “Sigis Consulting”, società di consulenza che, inizialmente, era stata individuata come la depositaria delle scritture contabili della Cobalto.
Nuovi approfondimenti investigativi hanno però chiarito che il fiscalista della Cobalto era in realtà altro professionista, con studio privato presso lo stesso immobile dove la Sigis ha la sua sede. Secondo il giudice, dunque, nessun obbligo di astensione può essere contestato all’ex city manager. Per Vincenzo Sica, assistito dal legale Elio D'Aquino, così come per Alfredo Vitagliano e l'ex dirigente Suap, Anna Pesacane - alla quale veniva contestata la mancata adozione di un provvedimento di revoca della concessione - è decaduta ogni accusa.
Sondaggio
Risultati
Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"