E' stato in cella per due settimane. Scarcerato ieri Salvatore Zingone. Arrestato il trenta giugno scorso su richiesta della Dda insieme ad altre undici persone ritenute legale ai clan "Quarto Sistema" e "Gallo Cavalieri" di Torre Annunziata.

Zingone, difeso dall'avvocato Giuseppe De Luca, non è mai ascoltato direttamente nelle intercettazioni effettuate durante le indagini, ma per gli inquirenti gli altri accusati di appartenere al "Quarto Sistema" fanno riferimento a lui quando parlano di droga chiamandolo con il soprannome di "Pocket coffee". 

Le misure cautelari in carcere sono state emesse dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia che in riferimento a Zingone avevano motivato l'esigenza dell'arresto rispetto alla gravità dei fatti accertati con il riferimento alla "detenzione di oltre cinque chili di marijuana". Ma da ieri Zingone è tornato in libertà e attendere fuori dal carcere i futuri sviluppi dell'inchiesta che assegnano un ruolo di primo piano ai killer di Maurizio Cerrato, Antonio Cirillo e Giorgio Scaramella. 

 


   
 

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