"L'incidente sul lavoro all'interno del centro commerciale Maximall Pompeii, il secondo in pochi mesi, ripropone il tema della sicurezza e della legalità in una struttura nata come un Patto territoriale con risorse pubbliche. Proprio per questo motivo ci siamo a lungo battuti, con l'impresa appaltante e le istituzioni, affinchè si sottoscrivesse un protocollo di legalità per tutelare salario e sicurezza di lavoratrici e lavoratori. Purtroppo, ad oggi, non abbiamo ricevuto nessuna risposta alle nostre richieste. E quanto accaduto ieri ci conferma la necessità di riprendere urgentemente un confronto in merito".

Così, in una nota Cgil Napoli e Campania e Fillea Cgil Napoli, all'indomani dell'ennesimo incidente sul lavoro all'interno del cantiere del centro commerciale dell'area torrese.

"Al lavoratore, dipendente di una ditta in appalto, rimasto coinvolto nell'incidente va tutta la nostra vicinanza e l'augurio di rimettersi al più presto. L'incidente di ieri - sostengono Cgil e Fillea - ripropone anche il problema degli appalti all'interno di opere così complesse, dove il rispetto delle normative viene costantemente aggirato a danno dei lavoratori. Questo è uno dei temi oggetto dei quesiti referendari proposti dalla Cgil e approvati dalla Corte Costituzionale su cui i cittadini italiani saranno chiamati ad esprimersi con il voto in primavera. Riteniamo necessario modificare le norme attuali che impediscono, in caso di infortunio negli appalti, di estendere la responsabilità all'impresa appaltante e di cambiare le leggi che favoriscono il ricorso ad appaltatori privi di solidità finanziaria, spesso non in regola con le norme antinfortunistiche. Abrogare le norme in essere ed estendere la responsabilità dell'imprenditore committente - conclude la nota - significa garantire maggiore sicurezza sul lavoro".

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