Unione tra i commercianti e modello Ercolano. Sono queste le linee guida dettate dall’Osservatorio per la Legalità e dal presidio Libera, all’indomani della bomba carta scoppiata all’esterno di un supermarket in corso Vittorio Emanuele a Torre Annunziata.

LE PAROLE DI TARANTO. “Il fenomeno criminale è presente, ma non ha la forza di una volta –ha dichiarato Giovanni Taranto, presidente dell’Osservatorio- Paradossalmente lo scoppio delle bombe è un segno di debolezza da parte della camorra. Una volta bastava dire ‘buongiorno’ per terrorizzare tutti, ora c’è bisogno di questi espedienti. Gli ultimi avvenimenti sono il segno di una criminalità, che sta cercando di di mostrare che non è morta”. Per Taranto è fondamentale l’unione per cercare di sconfiggere la piaga. “Assieme all’associazione antiracket di Ercolano stiamo portando avanti delle iniziative sul nostro territorio. Predisporremo anche dei summit con i commercianti, per convincerli a unirsi a noi. Finché ci sarà negazionismo non si potrà procedere in maniera efficace. Sono convinto che seguendo proprio l’esempio di Ercolano, città nella quale il fenomeno delle estorsioni è notevolmente diminuito, si possa crescere”.

L’ANTIRACKET DI ERCOLANO. Proprio Pasquale Del Prete, presidente dell’antiracket di Ercolano ha scritto un post su Facebook per commentare l’accaduto. “Questo commerciante, e tutti gli altri suoi colleghi, devono sapere che si può uscire da queste intimidazioni ed oppressioni, solo facendo squadra. Denunciando ed affidandosi alle Istituzioni che hanno l'esperienza e gli strumenti per poter contrastare il fenomeno del racket. Fiducia e condivisione per riconquistare la dignità calpestata”.

DON CIRO.  “Quanto avvenuto è inquietante, perché ci potevano essere delle vittime – ha commentato don Ciro Cozzolino, referente del presidio Libera- Come già detto in passato io credo si debba proseguire con la costituzione di una consulta di commercianti. Solo parlando in maniera autorevole si può trovare il coraggio di denunciare. Magistratura e forze dell’ordine faranno la loro parte, ma è la società civile che deve dare un input. Nei prossimi giorni comunque ci sarà una nuova assemblea per annunciare la costituzione effettiva, in modo da mettere in campo le prime idee”.

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