Torre Annunziata, indagati ex assessore e tre consiglieri: ecco le cifre al centro dell’inchiesta
Debiti di poche centinaia di euro per i tre consiglieri in carica. Più delicata la posizione dell’ex assessore Scafa
01-04-2025 | di Rosanna Salvi

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142€, 596€ e 1.926€. Sono queste le cifre che, secondo gli inquirenti, devono al Comune di Torre Annunziata rispettivamente Maria Di Maio, Raffaella Celone e Raffaele De Stefano, i tre consiglieri comunali in carica al centro dell’inchiesta condotta dalla Procura per false attestazioni. Coinvolto nelle indagini anche Gianfranco Scafa, ex assessore, dimessosi a novembre dopo appena tre mesi di amministrazione, e che deve invece, secondo gli inquirenti, la cifra di 34mila euro.
All'indomani della notifica dei quattro avvisi di conclusione indagine, emergono i particolari sulle posizioni personali di ognuno. Dall'inchiesta è risultato che i quattro indagati, al momento dell’accettazione della carica, hanno dichiarato di non avere alcun debito nei confronti dell'ente comunale. Secondo la Procura sembrerebbe che tutti e quattro invece avevano, al momento della firma, delle pendenze non sanate relative alle imposte comunali nel periodo attenzionato nell’inchiesta, che va dal 2007 al 2020.
“Quando ho firmato per l'insediamento non ero a conoscenza di avere questa cifra da pagare, altrimenti avrei provveduto immediatamente – afferma Maria Di Maio - Si tratta di una piccolissima cifra (€ 142,51 ndr) che riguarda l'abitazione dove vive mia madre. Quando ho saputo di dover saldare, l’ho fatto immediatamente. Sono in buona fede e chiarirò la mia posizione perché non ho nulla da nascondere” precisa Di Maio.
Situazione diversa quella invece di Raffaella Celone che, stando all’avviso notificato dalla Procura, deve € 596,06. “Ho pagato questo importo nel 2022 su un IBAN di Poste Italiane comunicato dalla Soget – spiega Celone - l’importo è stato stornato a distanza di tempo perché quel conto corrente della tesoreria non era più in uso al Comune di Torre Annunziata. Ero all’oscuro di questa pendenza e quando ho ricevuto a maggio l’avviso di pignoramento, ho pensato che la vicenda si fosse conclusa. Si tratta di un importo irrisorio. Chiarirò la questione quanto prima". Celone, quindi, avrebbe saldato la cifra contestata dalla Procura già anni prima. Inoltre, in base a quanto dichiarato dalla diretta interessata, nonostante il bonifico effettuato nel 2022, il Comune avrebbe comunque continuano a richiedere la somma in questione, motivo per cui si sono susseguiti alcuni pignoramenti sullo stipendio a inizio del 2024.
Nel mirino della Finanza anche il consigliere Raffaele De Stefano (l’unico di opposizione), a cui è contestato nello specifico un debito 1.926,24 per il mancato versamento di Tari-Tares. “Torre Annunziata è uno dei pochi comuni italiani in cui sono operative sia la Soget che Publiservizi – afferma De Stefano - quindi ben due agenzie di riscossione. Quando ho firmato la dichiarazione, non ero a conoscenza di dover effettuare un pagamento anche nei confronti della Soget. Ma appena ho saputo, ho provveduto immediatamente a mettermi in regola notificando l'avvenuto pagamento alla segreteria”, precisa De Stefano.
Destinatario dell'avviso anche l'ex assessore Gianfranco Scafa, dimessosi a novembre. In base alle risultanze investigative, sarebbe proprio la sua posizione quella più grave. L'ex assessore al Turismo e Attività Produttive avrebbe maturato nei confronti del comune un debito di 33.828,75 euro per il mancato versamento di Tarsu, Tari-Tares e Imu. Uno scoperto, che con ogni probabilità, lo avrebbe poi indotto a lasciare l'incarico dopo appena tre mesi di amministrazione e senza mai dare una dichiarazione ufficiale.
Con la notifica dell'avviso di conclusione indagine, tutti e quattro rischiano il processo. Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco Corrado Cuccurullo. “Ho piena fiducia nell’operato della magistratura e confido che i consiglieri comunali coinvolti possano quanto prima chiarire la loro posizione. Necessario farlo subito perché dopo due anni di commissariamento Torre Annunziata ha voltato pagina”.
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