Torre Annunziata, Irma Testa e la sua città: 'L'amo, ma dopo un po' devo fuggire'
L'atleta: 'Anche mia madre mi disse tu che puoi vattene'
29-12-2022 | di Redazione
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Irma Testa, 25 anni, una vita sportiva da campionessa e ancora tanti traguardi. Ma in un'intervista al Corriere della Sera svela i suoi progetti futuri: "Vorrei dei figli, una famiglia. Che per me vuol dire anche una madre e un bambino". Poi l'atleta pioniera per avere portato il pugilato femminile sul podio alle Olimpiadi torna alla decisione di fare coming out: "L'ho fatto per i più deboli". e su quella di lasciare Torre Annunziata e di cambiare completamente vita in nome dello sport.
Racconta nella intervista in cui parla dei suoi 25 anni: "Quando non hai nulla, è più facile. Anche mia madre mi ha dato un calcio nel sedere: 'vai, scappa, tu che puoi'".
A Torre Annunziata ha però tanti affetti, dalla famiglia al maestro Zurlo che le ha aperto le porte del pugiliato e continua ancora a consigliarla. Anche adesso che ha a casa medaglie e trofei: "Amo la mia famiglia e la mia città: a Torre torno sempre con grande piacere. Però sto due o tre giorni e poi devo scappare: ormai mi sento io sbagliata, lì. A casa mia si pranza alle due e si cena alle nove e mezza, passano amici a ogni ora per chiacchierare e prendere il caffè. Io no. Pranzo alle 12.30, ceno alle 19.30, alle 20 sono in stanza tranquilla. Amo il mio tran tran. A Torre, dopo un po’, sclero".
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Tutto è cominciato proprio nella palestra del maestro che come Irma allena tanti ragazzi dalle storie difficili per toglierli dalla strada: "Ho iniziato a 12 anni, a Torre Annunziata non ci sono tante possibilità per i giovani. O vieni da una famiglia perbene e benestante, che ti fa studiare, ma se hai i genitori assenti perché devono lavorare dalla mattina alla sera è difficile prendere strade che ti portino lontano. Io ho avuto il maestro Lucio Zurlo che ha sostituito i miei genitori. Sono entrata in palestra, mi sono subito divertita, è scattato l’amore per il pugilato. A 14 anni, in Nazionale, è arrivata la proposta: vuoi trasferirti ad Assisi? Ho detto sì".
E adesso che si allena e ha indossato una divisa da poliziotto immagina cosa farà da grande: "Vorrei dei figli, una famiglia non lo so, ma per me famiglia è anche una madre e un figlio".
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