Per Aniello Agnello, 27 anni, “pusher” di via Fondaco Pastore a Torre Annunziata, le manette sono scattate stamattina. I carabinieri della compagnia oplontina (agli ordini del maggiore Michele De Riggi) hanno perquisito a fondo l’auto sulla quale era a bordo, in via Mazzini, trovandolo in possesso di 52 grammi di cocaina e due di hashish. Il tutto nascosto in un classico, quasi insospettabile borsello. La droga era di purezza altissima, non divisa in panetti e già pronta, per le forze dell’ordine, ad essere rivenduta ad altri spacciatori della zona.

Secondo l’accusa, sostenuta oggi in direttissima, al Tribunale di Torre Annunziata, dal pm Silvio Pavia, Aniello Agnello svolgeva infatti “attività di mero spaccio all’ingrosso”. Il suo arresto è stato convalidato dal giudice monocratico Mariaconcetta Criscuolo, che però ha poi accolto la richiesta del legale di Agnello, l’avvocato Giuseppe De Luca: il giovane "pusher" va ai domiciliari, in attesa del processo già fissato a fine giugno.

Agnello è il genero del ras dei Gallo-Cavalieri, Salvatore Abbellitto, condannato in primo grado a ventisei mesi di carcere, dopo una latitanza di quasi un anno. La “fuga” di Abbellitto terminò poi con uno spettacolare arresto dei carabinieri in piazza Umberto a Vico Equense. Il ras fu ammanettato davanti agli occhi di centinaia di turisti, testimoni inconsapevoli di una vera e propria scena da film.


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