Noi abbiamo il dovere di pensare alla città che dovrà essere. Per questo motivo, per il quadrilatero Carceri abbiamo ridisegnato un nuovo asset viario con un conseguente beneficio sociale oltre che di immagine”. L’eredità di Giosuè Starita, sindaco di Torre Annunziata, passa anche per quella che, probabilmente, è la zona più degradata della città. Un insieme di case quasi tutte fatiscenti, in parte risparmiate dallo scoppio dei carri e dal terremoto dell’80, e circondate da un reticolo di viuzze che la rendono labirintica e tetra.

Tre i progetti di investimento che – le nuove strade evidenziate in rosso nell’immagine – mirano ad aprire il quartiere della zona sud, posta a ridosso dell’Annunziata e della Marina. Sia ben chiaro, due di questi faranno leva su prestiti attinti direttamente dal Comune per un importo di 850 mila euro (350 mila per il primo intervento, 500 mila per il secondo lotto). Per il terzo, il governo oplontino punta sul ‘Fondo di rotazione per la progettazione degli Enti locali’. In pratica, 40 milioni di euro messi a disposizione dal Cipe per la Campania sul programma operativo complementare 2014/2020.

Ma non solo. “Abbiamo intenzione di riqualificare anche la zona Deriver, oltre che con la bretella ed il rifacimento di alcune strade, anche con un progetto per l’ultimo capannone rimasto, destinandolo ad attività legate al terziario”.

Intanto in mattinata (oggi 16 settembre per chi legge), sarà inaugurato il centro ex Eca di via Dante, la cui ristrutturazione è costata 700 mila euro e che ospiterà gli uffici comunali dell’Informagiovani, l’albo pretorio, l’Urp, lo sportello amico Gori ed alcuni locali per il forum dei giovani. “In 10 anni – evidenzia Starita – siamo passati da uffici allocati in 17 edifici privati agli ultimi 2 che dismetteremo nei prossimi mesi. Uno di questi è il centro sociale di via dei Mille che passerà a via Poerio appena il nuovo asilo di via Parini sarà pronto”.

Infine l’ultima grana per il primo cittadino, il trasloco della Polizia municipale nella palestra ristrutturata del Peniniello. “Penso che la polemica sollevata sia stucchevole. Il trasferimento avverrà appena sarà messo a punto il sistema di videosorveglianza. In questo modo – conclude Starita – accorperemo tutto il corpo dei vigili, adesso diviso nei vari uffici della città, in un unico edificio”.

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