“Avrei dovuto farlo un po’ di tempo fa, ma ho preferito aspettare, anche per il bene del movimento grazie al quale sono in consiglio comunale. E’ venuto il momento che il sindaco ne approfitti per effettuare una riflessione e decidere di modificare qualcosa all’interno della giunta”. Con queste parole Gerardo Salvi ha annunciato l’uscita dal gruppo dei Progressisti e Democratici.

LA RICOSTRUZIONE. Una fiducia a tempo che è durata qualche mese. Nel febbraio scorso il gruppo si era riunito per tracciare le linee guida per le prossime attività politiche e provare a ricompattare l’ambiente, mettendo da parte gli ultimi malumori. Così non è stato. Divergenze diventate insostenibili tra il vicesindaco, il leader del gruppo, Gaetano Veltro e la consigliera Maria Longobardi da una parte e il capogruppo Salvi e il segretario Muto dall’altra. Ora però, in tutta la compagine amministrativa qualcosa è cambiato, non solo all’interno del gruppo ma anche nella stessa maggioranza. Mauro Iovane è passato all’opposizione, movimento inverso per Salvatore Solimeno e Maria Oriunto.

LE REAZIONI. “Le ho provate tutte per convincere Veltro a iniziare un periodo di riflessione vero e proprio – ha spiegato il consigliere Salvi – ma non ci sono riuscito. Da parte mia sento di aver fatto tutto il possibile per cercare di costruire qualcosa di positivo ma ora è venuto il momento di cambiare. La mia fiducia al sindaco Ascione – ha sottolineato – resta immutata”. A cambiare, infatti è il gruppo dei Progressisti e democratici, rappresentati – oltre che da Veltro in giunta – dalla sola consigliera Maria Longobardi. “L’uscita di Salvi dispiace, sappiamo quanto sia stata una decisione sofferta. Penso che ora ci sia bisogno soltanto di un po’ di tempo per vedere se c’è la possibilità di ricongiungere le strade. Il gruppo resta solido anche così com’è, rappresentiamo la maggioranza anche senza Salvi”.

Sondaggio


Risultati


						

Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"

La replica di Taranto

Le dimissioni di solimeno

L'attacco di Maria Teresa De Martino

La nomina della commissione