Continua lo scontro all’interno del Partito Democratico di Torre Annunziata. A quasi cinque mesi dal congresso non si arresta il botta e risposta all’interno del partito di maggioranza relativa. Ieri è stata inviata alla stampa una nota a firma del PD di Torre Annunziata, diramata dalla minoranza che al congresso ha sostenuto la candidatura di Nella Monaco. Il testo è una chiara risposta al documento di una settimana fa a firma della maggioranza, con il quale i vertici locali dem hanno attaccato il presidente del consiglio Davide Alfieri per le sue parole contro l'alleanza.

La lettera di ieri della minoranza del PD è un durissimo attacco al segretario Ciro Passeggia e al capogruppo Fabio Giorgio. “La nuova attività politica della componente a guida Passeggia – si legge nella nota – è votata al continuo e incessante avvelenamento del clima politico dentro e fuori il partito. Il vecchio gruppo di potere, dopo aver vinto di misura il congresso, è bene ricordarlo, per appena 30 voti, e dopo aver occupato tutti gli spazi interni del partito, mortificando la componente che ha invece conquistato, comunque, quasi il 50% dei consensi, sta trascinando verso il basso la credibilità dell'intero Pd. Per questo motivo – afferma la minoranza - prendiamo le distanze dalla nota diffusa a mezzo stampa lo scorso 23 aprile: non solo non è stata concertata con nessuno, ma è solo strumentale, tesa a nascondere “l'imbarazzante sterilità” che ha caratterizzato fino ad oggi la proposta politico amministrativa del segretario e del suo ufficio di segreteria”.

Nel documento la minoranza elenca alcuni punti. “Il primo è il regolamento. Anziché essere oggetto di discussione corale è stato approvato su indicazione del segretario solo dalla maggioranza del direttivo. Passeggia poi – continua la nota - dopo l’esperienza maturata anni fa, anche in questi primi quattro mesi si è confermato soggetto poco incline al confronto. Ritiene la diversità di opinione un pericolo. Questo clima ha reso impossibile la partecipazione dei rappresentanti della componente minoritaria alla vita politica del partito”.

Infine l’attacco al capogruppo Fabio Giorgio che oramai “da tempo ha abdicato alla sua funzione, rinunciando a coordinare l'attività del gruppo. Non difende gli interessi del gruppo consiliare e non perde occasione di rappresentare nei consessi politici e istituzionali cui partecipa, soltanto la componente maggioritaria del partito”.

“Il partito di fatto risulta occupato dal solito anacronistico gruppo di potere che per decenni ha imperversato sulla scena politica locale. Il segretario, il presidente e il capogruppo seguono alla lettera lo spartito che gli viene di volta in volta suggerito da capibastone storici del partito. Questa visione settaria ha trasformato, gli organismi interni del partito, da spazi di confronto e di dialogo, a luoghi dove si fa la conta dei fedelissimi. Riteniamo inoltre dannosa per il partito e per la tenuta dell'intera coalizione, la pericolosa corsa al potere inaugurata dal segretario e dal suo gruppo con gli incontri bilaterali avuti soltanto con una parte delle forze del panorama politico cittadino. Allo stesso modo va condannato ogni tentativo di aprire un confronto con le forze di coalizione al solo fine di raccattare qualche carica amministrativa”.

Il documento si chiude con un appello ai vertici metropolitani. “Chiediamo l'intervento ancora una volta del segretario metropolitano Giuseppe Annunziata, affinché venga recuperato un clima di rispetto reciproco tra le parti all'interno del circolo, in modo da favorire la migliore sintesi nello sviluppo di una proposta politica seria e di ampio respiro a sostegno del governo cittadino a guida del sindaco Corrado Cuccurullo”.

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