La nuora del boss poeta Aldo Gionta percepiva il reddito di cittadinanza. Il Gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata ha dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo per equivalente, per l'importo di € 9.742,91, emesso dal Giudice per le indagini Preliminari del Tribunale di Torre Annunziata su conforme richiesta di questa Procura della Repubblica, nei confronti di Annunziata Chierchia.

La compagna di Valentino Gionta, nipote omonimo dello storico capo e figlio del boss poeta Aldo, è accusata di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Per gli inquirenti la Chierchia ha indebitamente ottenuto il reddito di cittadinanza dal novembre del 2020 al settembre del 2021, omettendo fraudolentemente di comunicare all'INPS sia lo stato detentivo sia la condanna definitiva del proprio coniuge. stato condannato in via definitiva dalla Corte di Appello di Napoli nel 2016 per il reato di associazione di tipo mafioso e tuttora detenuto nel carcere de L'Aquila. Situazioni di cui Chierchia ha omesso la comunicazione all'INPS.

Infatti, la normativa relativa al reddito di cittadinanza prevede che nel caso in cui nel nucleo familiare del beneficiario del reddito di cittadinanza vi siano soggetti detenuti ovvero condannati o sottoposti a misure cautelari per determinati gravi reati, tra cui l'associazione di tipo mafioso, il parametro della scala di equivalenza, che consente una maggiorazione del reddito di cittadinanza per ogni componente del nucleo familiare, non tiene conto di tali soggetti, ricadendo, in capo al richiedente il reddito di cittadinanza, l'obbligo di comunicare all'INPS la reale situazione soggettiva del proprio nucleo familiare e le eventuali variazioni della stessa.

 Gli accertamenti espletati dalla Guardia di Finanza hanno consentito di accertare che Annunziata Chierchia ha percepito indebitamente la somma complessiva di € 9.742,91. All'esito della perquisizione effettuata presso l'abitazione dell'indagata, al fine di dare esecuzione al suddetto provvedimento cautelare reale, è stata sottoposta a sequestro la carta RdC, non essendo stati rinvenuti denaro in contanti od oggetti di valore nella disponibilità della moglie del nipote del boss. 


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