Una rievocazione del venerdì Santo di altri tempi quella tenuta sul corso cittadino di Torre Annunziata. Una raffigurazione lignea di Cristo è stata portata dalla chiesa della Trinità a quella dello Spirito Santo. A metà strada l’incrocio con la Vergine Maria scortata dai Cavalieri dell’Ordine del Tempio di Salomone, guidato dal gran priore internazionale Francesco Vecchio, e da quelli dall’Ordine sovrano militare del tempio di Jerusalem, guidata dal gran priore d'Italia Gennaro Luigi Nappo. I Cavalieri hanno reso omaggio a Gesù di una daga templare del 1200.

Il nostro è stato un regalo alla Madonna che è la protettrice dei templari”, ha raccontato il Gran siniscalco Armando Pannone, spiegando che la loro iniziativa “si inserisce in una serie di idee proprie del nostro ordine che vanno nella direzione del recupero delle tradizioni, riaffermando il ruolo del Mediterraneo. Il nostro mare ed i nostri territorio sono da sempre patria di cultura. Per questo amarli significa rispettarli”.

Una novità per il comune oplontino, ma diffusa in altre parti della Campania. “La presenza dei templari ha radici antiche che si fonda con la storia del Regno di Napoli. La città partenopea grazie ai D’Angio aveva la doppia corona: di Napoli e di Gerusalemme. Per questo – ha concluso Pannone – la presenza del nostro ordine soprattutto in questi territori”.

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