“L’Osservatorio per la Legalità non è una nuova partecipata del Comune”. Non è tardata ad arrivare la replica del presidente Giovanni Taranto, dopo il duro attacco ricevuto nel corso dell’ultimo consiglio comunale da Maria Teresa De Martino e Davide Alfieri.

I due rappresentanti dell’opposizione hanno definito l’organo “pagliacciata” e “buffonata”. Inoltre è stato evidenziato come alcuni dei componenti siano lontani dai problemi di Torre Annunziata.

LA REPLICA. E’ su quest’aspetto che si incentra la risposta di Taranto. “Al nostro interno abbiamo rappresentanti di avvocati, forze dell’ordine, chiesa, società, civili e commercianti, vorrei sapere proprio di chi parlano –ha affermato- Sono curioso di sapere chi dell’Osservatorio non vive appieno gli avvenimenti della città. E non trovo alcuna affinità con una partecipata del comune”.

Poi ha aggiunto. “E’ una polemica sterile che proviene da persone dell’opposizione che finora non hanno dato un solo consiglio. Noi siamo sempre pronti ad ascoltare le idee degli altri, ma finora nessuno mai si è presentato. Le comunicazioni delle nostre riunioni sono state inviate a tutti e ogni incontro viene concordato alla seduta precedente. Non vorrei pensare che la loro assenza derivi dal fatto che non si prevedano gettoni…”.

 I PROGRAMMI. Taranto ha infine illustrato un primo resoconto della sua presidenza all’Osservatorio per la Legalità. “Stiamo avviando molti progetti, che non si possono improvvisare. C’è un discorso aperto con l’antiracket di Ercolano, inoltre stiamo analizzando i dati sul lavoro a Torre. Senza dimenticare che abbiamo appoggiato la visita di don Luigi Ciotti, assieme il presidio libera. Poi nell’ultimo summit abbiamo discusso della destinazione di palazzo Fienga. Tutto ciò non mi sembra poco, anche le somme si tireranno alla fine”.

Sondaggio


Risultati



Puoi ricevere le notizie de loStrillone.tv direttamente su Whats App. Memorizza il numero 334.919.32.78 e inviaci il messaggio "OK Notizie"

le dimissioni di salvi

Le dimissioni di solimeno

L'attacco di Maria Teresa De Martino

La nomina della commissione