Torre Annunziata, la storia di Giulio Carotenuto: 'In Africa per dare una speranza ai bambini'
Medico 28enne al fianco dei più deboli: ‘Legame fortissimo con la mia città: aiuterò i ragazzi a realizzarsi'
25-04-2024 | di Rosanna Salvi
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“La mia prima missione è stata a Zanzibar. Ho incontrato lì la piccola Aisha e la mia vita è cambiata radicalmente. Non poteva mangiare a causa di gravi lesioni alla bocca. La madre era disperata perché vedeva la sua bambina dimagrire e spegnersi lentamente. Decisi subito di operarla per restituirle una speranza. Dopo l’intervento la incontrai per togliere i punti. Non dimenticherò mai quella scena: rideva, mangiava e giocava. In quel momento realizzai che avrei dedicato la mia vita agli ultimi”.
Coraggio, determinazione e altruismo. Ospite nella nostra redazione Giulio Carotenuto, medico 28enne di Torre Annunziata. Dall’agosto 2020 varca i confini dei luoghi più dimenticati del mondo mettendo al servizio dei più deboli le sue competenze professionali. Dopo l’esperienza a Zanzibar fonda una onlus e la intitola alla piccola Aisha, legando per sempre l'incontro con la piccola al suo spirito altruista.
Laureato in Odontoiatria all'Università Alfonso X El Sabio in Spagna, si sta specializzando in Chirurgia Orale all'Università degli Studi di Napoli Federico II. “Sono stato in Africa in paesi martoriati dalla guerra. Ho messo a rischio la mia incolumità per fare la mia parte. Diamo per scontata la libertà perché viviamo sotto il faro della democrazia. Quando ero in missione a Bangui mi svegliavo con il rumore delle bombe. Ho rischiato di morire, ma non mi sono mai pentito. Lo rifarei altre mille volte".
Negli ultimi anni Carotenuto ha curato migliaia di bambini. Con Aisha Foundation, in collaborazione con altre onlus, è in prima linea per il diritto alla salute. "Durante i miei viaggi incontro persone a cui è stato tolto tutto, ma che nonostante tutto sorridono. Tra questi c'è Mohamed, esempio di forza e resilienza. A otto anni, sotto le bombe al Napalm, è stato strappato alla famiglia e messo su una carovana in direzione Tindouf. Apre le porte della sua casa ai volontari e contribuisce attivamente alla causa. Non si arrende mai ed è disposto a lottare per la libertà".
Nel giro di pochi anni crea una rete con consoli, politici e alte cariche dello Stato. In collaborazione con varie onlus partecipa a numerose missioni umanitarie in qualità di medico e tutor. Dalla Costa d’Avorio alla Romania: Carotenuto non volta le spalle agli ultimi e scende in campo ovunque sia necessario.
Ma i continui viaggi nel segno della solidarietà non spezzano il legame con Torre Annunziata. “Uno dei miei obiettivi principali è contribuire attivamente al riscatto della città. Amo la mia terra e conosco benissimo le problematiche delle zone più degradate. L’idea è di realizzare una rete dedicata ai giovani del territorio. Ho acquisito tante competenze nel corso della mia esperienza e voglio mettere a disposizione dei ragazzi tutto ciò che ho imparato. Dalla tecnologia alla scienza. L'idea è di individuare spazi in cui dialogare e confrontarsi con gli esperti per creare lavoro. Voglio fare la mia parte e aiutare i giovani torresi a realizzarsi".
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